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Andrea Pirlo parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Reggio Emilia con il Sassuolo. Ecco le dichiarazioni integrali del tecnico bianconero. 

NIENTE RASSEGNAZIONE - "Che partita deve fare la Juve? Deve fare una grande partita, ma la cosa più importante è che non voglio vedere rassegnazione. Abbiamo tre partite, a un punto dalla Champions, ne ho viste di tutti i colori, perso Champions e vinto campionati all'ultimo, io ho perso una Champions sul 3-0. Abbiamo ancora possibilità di andare in Champions e dev'essere un fattore importante per noi".

RONALDO - "Non abbiamo parlato di riposare, ha giocato tante partite e ha fatto bene, tanti gol. Adesso vedremo come sta oggi, l'allenamento nel pomeriggio e poi decidiamo il da farsi. Domani è importante, delicata per noi, spero di avere tutti a disposizione".

NEDVED-PARATICI - "A proposito di questo, non voglio neanche parlarne. Di gossip e di cose inventate, non voglio entrarci. Gravina? Cose esterne, da lasciare da parte. Il nostro obiettivo è dimostrare sul campo di meritarsi la Champions, possiamo farlo solo con i risultati. Il resto lo lasciamo agli esterni".

DOPO IL KO - "C'era grande delusione, perché abbiamo perso 3-0 con il Milan. Era importante, scontro diretto. Come ho detto, abbiamo tre partite e nel calcio può accadere di tutto. Dipende sempre da noi, dobbiamo vincere le partite e sperare che gli altri possano avere passi falsi. L'obiettivo non cambia, il calcio ti dà soddisfazioni anche all'ultimo minuto dell'ultima giornata. Abbiamo il dovere di crederci fino alla fine". 

PAGAMENTI STIPENDI - "Per ora è tutto regolare, mai sentito niente in merito a questo. Pagamenti sempre regolari, sempre stati così, andiamo avanti sereni".

DANILO-ARTHUR - "Stanno bene, si sono allenati bene. Danilo ha recuperato dal problemino che aveva avuto nelle scorse settimane, potrebbero partire dall'inizio".

GRINTA - "La grinta è sempre una parola che esce spesso, ma non credo sia fondamentale. Non basta dire alla squadra di mettere grinta e vinci le partite. Ho sempre chiesto un atteggiamento diverso, di avere bava alla bocca, bisogna avere il sangue negli occhi, il fuoco nello stomaco per raggiungere i risultati. Lo abbiamo visto in alcune situazioni, in altre è mancata. Ma parlare solo di grinta è troppo ridicolo, lo si diceva 50 anni fa nel calcio, 'mettici grinta, mettici grinta', ma adesso non basta più".

MERCATO GENNAIO - "Sempre stata sintonia, quest'estate e a gennaio. Avevamo pensato di fare qualcosa, magari un attaccante in più perché eravamo corti con l'infortunio di Paulo, ma non c'è stata l'occasione giusta e siamo rimasti così. C'è sempre stata però grande sintonia".

ADATTARSI - "Mi sono adattato per cause interne, date da infortuni e covid. Non ho mai messo la stessa formazione, tanti l'hanno scritto. Ma c'è stato un motivo, mai avuto a disposizione tutti i giocatori ed è stato difficile metterne sempre 11 dall'inizio. In base a ciò che è successo, mi sono adattato alle circostanze, tutte le partite diventavano diverse da programmare e da impostare".

RICONFERMA - "Non ho paura, penso solo al bene della Juventus, più importante di tutto. I risultati diranno se sarò l'allenatore. La Juve viene prima di tutto, dei giocatori e degli allenatori. Io cercherò di fare il meglio per la società finché sarò qui".

SUBIRE TANTI GOL - "Riguardando i gol presi sono stati quasi tutti da disattenzioni. Se guardiamo gli ultimi, sono stati calci piazzati, falli. Poi l'ultimo da calcio di rigore. Gli ultimi, soprattutto, sono arrivati da disattenzioni collettive. Non posso ritenere da errori tattici o di reparto. Soprattutto da situazioni in cui non siamo stati belli concentrati. Se prendi gol da piazzato come nelle ultime gare, o per altre cose, è soprattutto una questione di attenzione".

DANILO - "Scelta di natura fisica? Sì, aveva un problema all'adduttore che si portava avanti da qualche partita. Poi era rientrato col Parma e aveva sentito tirare l'adduttore. Si era allenato solo negli ultimi due giorni e ho preferito non rischiare".

DYBALA - "Voglio il riscatto di tutti, non solo quello di Dybala. Domani ci deve essere una prova d'orgoglio collettiva. Se giocherà Dybala o Ronaldo, o qualcun altro, non importa. L'importante è che abbiano voglia di onorare questa maglia, perché non possiamo permetterci di fare prestazioni così". 

DISATTENZIONE - "Così tanti errori? Ce lo stiamo spiegando, però a parte la disattenzione abbiamo fatto falli stupidi come Chiesa prima del gol. A Udine lo stesso McKennie, anche prima col Parma al limite dell'area. Falli che arrivano da errori nei recuperi che ti fanno fare rincorse che portano a un risultato del genere, con occasione su calcio piazzato. Errore su recupero che ti porta a occasioni pericolose per gli avversari". 

CARICA PIRLO - "C'è ancora tanta carica in me. Siamo arrabbiati, incazzati, non voglio vedere nei giocatori e in tutto l'ambiente rassegnazione. Siamo a un punto, abbiamo il dovere di crederci fino alla fine. Siamo la Juventus e non dobbiamo rassegnarci a questa classifica. Tre partite importanti per raggiungere l'obiettivo, dare il massimo per arrivare fino in fondo". 

ATTITUDINE - "Aspettarsi qualcosa in più? Magari all'inizio hai un'idea di calcio, vedi le caratteristiche e cerchi di adattarti. Non è possibile scegliere 30 giocatori come piacciono a te e poi comprarli. L'allenatore dev'essere bravo ad adattarsi alla squadra che ha a disposizione e farli rendere al meglio. Tutti gli allenatori hanno sempre questo problema per le squadre che allenano. Hanno dei giocatori e pensano che abbiano determinate caratteristiche, invece poi devi essere bravo ad adattarti".