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Un'impresa che passa da alcuni passi fondamentali. Un'impresa, quella di Barcellona, che resterà scritta, ma che vuole essere ripetuta. Pirlo, ora, ha l'obbligo di trasformare l'eccezionalità in una routine, per andare fino in fondo e vincere tutto. Anche la Champions. 

LA SVOLTA - È stato Pirlo stesso, scrive Repubblica, ad attribuire eccezionalità alla partita con il Barça perché si era reso conto che, se fosse andata come poi è andata, avrebbe potuto segnare una svolta nella stagione bianconera. "È per questo che i particolari della sfida se li è studiati per giorni, durante i quali ha visto e rivisto la gara d’andata, che era stata la peggiore prestazione della Juve in questo scorcio di stagione: lui e i suoi collaboratori (Baronio, Tudor, Gagliardi) hanno sminuzzato i filmati di quel 2-0 che aveva spaventato, perché quella notte i bianconeri erano sembrati inadeguati per il livello europeo cui ambivano". 

COSA E' CAMBIATO - Pirlo ha capito di aver sbagliato l’approccio del match e anche la sua interpretazione a posteriori. In quel caso parlò di un deficit di esperienza con il Barcellona, non esistente, visto che sia Juve che Barça sono in costruzione. E i blaugrana sono piuttosto in difficoltà. Da qui è passata la revisione totale che ha operato e nella quale "si impegnato per un tempo molto più lungo di quello che il calendario gli aveva concesso, visto che in teoria per preparare la Champions avrebbe dovuto avere giusto un paio di giorni, quelli tra il derby di sabato e il decollo da Caselle di lunedì". Pirlo si è reso conto che da Barcellona avrebbe potuto ricavare ben di più di una semplice vittoria e di un sorpasso in classifica. Consapevolezza nei propri mezzi, convinzione per andare fino in fondo. 

IL RETROSCENA - "Una preparazione - si legge infine su Repubblica - così meticolosa del ribaltone ha coinvolto i giocatori più di ogni altra vigilia, li ha entusiasmati, li ha convinti come nel 2018 Allegri seppe convincere i suoi della possibilità di rimontare (e ci andarono vicinissimi) al Bernabeu il 3-0 incassato due settimane prima allo Stadium. Anche Pirlo ha scomposto uno per uno i difetti dell’avversario (dev’essere stato un lavoraccio, da quanti sono) cercando il modo migliore per smascherarli. Ha preparato una formazione e un sistema di gioco diversi da quelli maggiormente impiegati finora". E ora Pirlo da Barcellona vuole importare gli effetti della botta di autostima e della scia di entusiasmo.