IN DISCUSSIONE - Da Pirlo ai giocatori fino ai dirigenti. La paura diventa un sentimento inevitabile, specialmente di fronte a una squadra che appare spenta e senz’anima. Come riporta la Gazzetta, alcune riflessioni diventano inevitabili dopo un’annata così cupa e nessuno è più così sicuro del suo posto, soprattutto Pirlo (QUI LE ULTIME). Per lui maggio sarà un mese decisivo, così come per Nedved, Paratici, Agnelli e anche per molti giocatori ("per la dirigenza i giocatori sono troppo molli") perché la prossima Juventus potrebbe essere figlia di una profonda rivoluzione.
LA SPACCATURA - E, chiosa la rosea: "Di sicuro l’armonia non regna sovrana, anche all’interno dello staff tecnico: da una parte c’è Pirlo con i fedeli collaboratori Baronio e Gagliardi, dall’altra Tudor, vice di nome ma non di fatto, finito ai margini per divergenze di vedute e per non essersi integrato con il team «moderno» (così lo definì il presidente) portato alla Continassa dal Maestro".