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Chi si deve adattare a chi? L'allenatore ai giocatori o i giocatori all'allenatore? Andrea Pirlo aveva e ha un'idea ben precisa di calcio, sconosciuta ai più perché è alla sua prima esperienza in panchina ma - immaginiamo - i dirigenti della Juventus erano consapevoli di come voleva giocare. Era stato preso per l'Under 23 ma in un attimo si è ritrovato in conferenza vicino ad Agnelli e Paratici, pronto a guidare Ronaldo e compagni sapendo di poter contare già su alcuni nuovi giocatori (Kuluseski per esempio, preso a gennaio 2020 quando ancora non si conosceva il nome del nuovo allenatore).

IL REGISTA - Nella conferenza stampa pre Sassuolo Pirlo ha analizzato un aspetto della sua stagione in poche parole: "All'inizio hai un'idea di calcio, vedi le caratteristiche e devi dev'essere bravo ad adattarsi alla squadra. Tutti gli allenatori hanno sempre dei giocatori che pensano abbiano determinate caratteristiche, ma poi devono essere loro ad adattarsi". A poche giornate dalla fine del campionato Pirlo è ancora lì che aspetta un regista in mezzo al campo. In estate aveva fatto il nome di Isco ma non c'erano margini, Locatelli costava troppo (40 milioni la richiesta del Sassuolo) e così si è ritrovato a dover adattare a rotazione quattro centrocampisti centrali che del regista hanno ben poco.

LA PUNTA - Altro giro altro ruolo. Dov'è il quarto attaccante? In qualche altra squadra, magari. L'allenatore l'aveva chiesto a gran voce per tutto il mercato di gennaio, ma dopo un mese a inseguire Scamacca Paratici non ha trovato l'accordo col Sassuolo (la Juve voleva un prestito con diritto di riscatto, il Sassuolo, ancora loro, insisteva per l'obbligo). E Pirlo - dopo quasi un'intera stagione con due sole punte perché Dybala è stato out quasi tutto l'anno - ha dovuto adattare Kulusevski un po' più avanti in un ruolo non suo.