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E' un Ronaldo diverso. Quello che sta conoscendo la Juve è un CR7 più disponibile, più concentrato sulla squadra. Il merito? Anche di Andrea Pirlo, che per lui è l'esempio più vicino di ciò che fu Zidane a Madrid. Come scrive il Corriere di Torino: "Parlano la stessa lingua, i fuoriclasse. Forse per questo Ronaldo si trova a meraviglia con Pirlo. Così come era capitato in passato con Zidane. Tra uomini di calcio di pari grado è più semplice, ci si confronta più serenamente, si parla e si ascolta. Parlando la stessa lingua è più facile anche capire che in fondo, ciò che è meglio per la squadra è anche ciò che è meglio per il giocatore. Forse solo con Zizou si è visto un CR7 capace di accettare panchine ed esclusioni al massimo della propria carriera, cannibale com’è per Dna". Dialogo e una gestione più ampia per coinvolgere il portoghese al 100%, con una lingua in comune.