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Premessa: cambiare sempre formazione non è automaticamente sinonimo di difficoltà. Nella stagione 2018-2019 Allegri vinse lo scudetto con 38 formazioni diverse!

Tuttavia, questo dato è senz'altro un fattore per la Juventus dell'annata in corso: Andrea Pirlo ha schierato 34 formazioni differenti in 34 giornate di Serie A. Mai la stessa identica combinazione uomini-modulo. Un chiaro segnale della mancanza d'identità che spesso si imputa (giustamente) ai bianconeri. Un po' per inesperienza da allenatore e un po' per difficoltà oggettive, tra poca preparazione e coronavirus, Pirlo ha cambiato, ruotato, adattato giocatori, senza riuscire mai a trovare la quadratura del cerchio.

Questo lo fa notare in particolare la Gazzetta dello Sport, che pone l'accento sul concetto di "calcio liquido" proposto dal Maestro nel pre-stagione. Nelle intenzioni, un approccio moderno, fatto di pressione alta e scalate difensive, con linea a 4 in fase di non possesso e impostazione a 3 per allargare il campo. Nei fatti, un continuo smontare e rimontare la squadra, confondendola. Progetto iniziale abbandonato, in nome di un 4-4-2 meno fluido e più classico. C'è una qualificazione Champions da conquistare.