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Perché alla fine, la Roma meritava la vittoria e la Juventus è uscita dall’Olimpico con un punto d’oro. Soltanto un sontuoso Ronaldo al 450esimo gol tra tutti i top 5 campionati che ha dominato, è stato capace di salvare i suoi dal ko. Attenzione, ogni giudizio ed analisi va fatta con le pinze essendo solo la seconda giornata di campionato e il primo test vero per Pirlo e squadra, ma alcuni segnali vanno captati ed interpretati.

SQUILIBRIO - Partiamo ovviamente dalle scelte di Pirlo, che schiera dal primo minuto Morata e sposta Kulusevski in fascia destra, sacrificando Frabotta a sinistra per Cuadrado, mantenendo Ramsey sulla trequarti. Al di là delle prestazioni individuali (debutto così così per lo spagnolo, svedese invece positivo), il grande numero di giocatori di qualità ha sbilanciato la squadra, compromettendo l’equilibrio ricercato dal tecnico. I vari Pedro, Mkhitaryan, Veretout e Dzeko hanno banchettato a ridosso della difesa bianconera, in costante pressione, anche a causa dello scarso filtro dato da un opaco McKennie e da un disastroso Rabiot. Come ha ripetuto Pirlo nel post-gara, la sua creatura è in costruzione e la breve preseason costringerà il Maestro a sperimentare in partite ufficiali, ma il campo ha già dato alcune risposte: la qualità va gestita, bisognerà lavorare per trovare il giusto compromesso per non generare squilibri azzardati. In ogni caso lo spirito corale è quello giusto, soprattutto la reazione mentale all’espulsione di Rabiot fa capire quanto la squadra sia coesa.

CRISTIANO RONALDO E se le cose si mettono male, c’è sempre il salvatore Cristiano Ronaldo. Corre, dribbla e vuole sempre incidere come fosse la prima partita in carriera, si procura e trasforma il rigore del pareggio. Il gol di testa è la classica manifestazione di superiorità rispetto ai 22 giocatori in campo. 450 gol nei cinque grandi campionati europeiIl suo agonismo famelico non si sazia mai.