Non tutti i grandi campioni sono riusciti a far esprimere alle loro squadre un calcio straordinario, anche se poi ci sono le eccezioni: Cruyff, ad esempio, oppure Guardiola. Altri sono diventati tecnici vincenti, che non è poco, senza però riuscire a incantare in panchina così come facevano in campo: pensiamo a Zidane e al suo Real più concreto che bello.
Possiamo immaginare che Pirlo, almeno inizialmente, provi a trasmettere alla sua giovane Juve i principi che le permettano di esprimere un calcio spettacolare. Magari augurandosi che possa conquistare consensi, un po’ come accadeva al Barcellona B di Guardiola. E anche Zidane ha cominciato nel Real B in preparazione al salto in prima squadra. Il passo successivo sarebbe certamente la crescita di Andrea anche nelle gerarchie interne del club bianconero. Perché è vero che una società come la Juve vuole un tecnico collaudato grazie a tante esperienze, ma è altrettanto sicuro che uno come Pirlo ha una storia così importante come calciatore da potersi permettere qualsiasi salto in avanti.
Pirlo come Guardiola e Zidane, insomma: dai ragazzi ai grandi tutto d’un colpo. Possibile? Perché no. Di certo su Sarri, tra poco, si allungherà un’ombra in più.
@steagresti