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Elia Petrelli si racconta. Il bomber della Juve Primavera ha parlato a poche ore da Italia-Francia, amichevole in scena alle 15 di oggi, ai microfoni di Tuttosport: "È un’amichevole ma conta parecchio perché sfidiamo una delle candidate al titolo europeo. E poi c’è sempre la tradizione. Quando indossi la maglia azzurra senti la responsabilità, a prescindere da età e categoria. Perché è quella maglia che sogni quando cominci a giocare. Anzi, a volte non ti azzardi nemmeno a sognarla, credi sia troppo...". 

TALENTO FUTURO - "Penso al mio compagno nella Juve Nicolò Fagioli: è un trequartista che tecnicamente la spiega a tutti. Ma in ogni reparto abbiamo giocatori di alto livello: Carnesecchi in porta, Bellanova e Bettella in difesa, Riccardi in mezzo".

JUVENTINO - "Da piccolo simpatizzavo, non ero proprio tifoso. Poi è arrivata l’occasione e l’ho colta al volo, anche se cambiare ambiente e routine non è stato semplice, all’inizio. Però ho acquisito i nuovi ritmi, e oggi posso allenarmi con Cristiano Ronaldo, Mandzukic, Dybala, Douglas Costa, volete mettere?".  
 
MODELLO - "Dire CR7 sarebbe scontato, per il mio gioco forse dovrei dire Mandzukic: sono alto e ho forza fisica ma colpo di testa e battaglia non sono il mio forte. Però basta guardarli, certi giocatori, per apprendere qualcosa e diventare più forti".  
 
U23 - "L’orgoglio del debutto da professionista a 17 anni: non capita a tutti e per me è stata una bella sorpresa".