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Ivan Perisic, anche a 33 anni, ha conquistato tutti. L'esterno croato sta vivendo una delle migliori stagioni della carriera: difende, attacca, segna, sforna assist e va forte anche sul mercato, con la Juve che lo vorrebbe portare a Torino il prima possibile. Antonio La Torre, docente di Metodi e didattiche delle attività sportive dell’Università Statale di Milano e da ottobre 2018 direttore tecnico della Fidal (la Federazione italiana di Atletica Leggera), spiega i segreti di Perisic alla Gazzetta

L'ARRIVO IN ITALIA - "Partiamo da un’evidenza. Quando Perisic è arrivato in Italia nel 2015 era un po’ più magro, più esplosivo anche nel saltare l’uomo. Ora lo è un po’ meno, ma le 10 ore settimanali di lavoro aggiuntivo personalizzato che fa per conto proprio lo hanno reso un atleta quasi bionico".

I TANTI SPORT - "Basket, volley, tennis, padel, kickboxing, jogging. Perisic ama e pratica tanti sport? Ivan alla disciplina e al lavoro aggiunge una cultura slava introdotta in Italia da Nikolic, quando arrivò a Varese. Perisic ama il basket e gioca prima e dopo ogni allenamento ad Appiano. Brozovic non è esplosivo come Perisic, ma corre come un matto e non fa nessuna fatica. Suo padre sin da piccolo lo ha costretto a fare anche le corse campestri. Handanovic è un mostro a ping-pong. Nella formazione degli atleti slavi, questa cultura c’è sempre stata. Perisic poi è stato bravo a scegliersi il papà e la mamma, perché oltre ai meriti si vede che c’è il contributo della natura".

VARIARE - "Una delle chiavi dell’allenamento moderno è diversificare. A Jacobs piace la boxe e un po’ l’ha provata. Io stesso ho pensato di far ballare il tip-tap ai marciatori azzurri. Perché arrivati a un certo livello hai due strade. O continui a insistere, esasperando il gesto specifico. Oppure devi prenderti dei rischi, ‘disturbando’ il muscolo per poi tornare sulla tua consueta attività con qualcosa in più. E’ la storia di tutti i grandi dello sport. Nella sua autobiografia, Rodman racconta le colazioni con Pippen a casa di Michael Jordan. Tutto molto bello (e gratis, visto che MJ sponsorizzava cereali…), ma prima di andare all’allenamento dei Bulls Jordan ti obbligava a passare dalla sua palestra per una sessione di pesi e di tiro".

CULTURA - "Perisic ha capito con intelligenza che per allungarsi la carriera il corpo va manutenuto bene. Il recupero è età dipendente. Puoi fare le 2 di notte se hai 20 anni, ma se ci provi alle 30 diventa un casino. Vedi Zanetti, che andò a correre anche nel giorno del matrimonio. Gente che ci tiene da morire. Una cultura che troppi giovani calciatori ancora non capiscono".

ANNI A QUESTO LIVELLO - "Uno come Ivan può continuare a correre fino a quando avrà 36 anni. Da tifoso interista, rispetto il lavoro di Marotta e capisco che debba tenere conto di vari fattori, ma Ivan è un atleta che lavora in modo intelligente, con una costanza pazzesca, mantiene un rendimento costante altissimo. Lui c’è sempre, anzi è migliorato con il passare della stagione".

BASKET - "Rapidità, coordinazione, tecnica, visione periferica, attitudine agli schemi, ad anticipare i movimenti, a muoversi negli spazi stretti".

KICKBOXING - "Movimenti dei piedi esplosivi, raffinati e di una rapidità rarissima nel calcio. Il sistema neuro muscolare riceve una scarica di impulsi con una frequenza anomala".