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La tassa più alta da pagare, in quest'inizio di stagione bianconera, è l'attesa del primo 'ssiuuu' di Cristiano Ronaldo. Come se tutto dipendesse da quel momento lì, come se poi non contasse nient'altro: né i sei punti portati a casa in due match complicati, né le risposte arrivate dai centrocampisti e da chi ha affiancato il fuoriclasse portoghese. Nulla: c'è Cristiano, e lui soltanto. Per Allegri, per fortuna, i pensieri sono altri: e vanno dal modulo schierato nel match del Tardini (4-3-3?), all'utilizzo parsimonioso di tutte le risorse. Specialmente delle più 'fragili'.

MODULO - Ecco: non che abbia bisogno di qualsivoglia protezione, ma Paulo Dybala rischia di star fuori di nuovo. E la constatazione più amara è proprio la mancanza di sorpresa che pervade l'animo dei tifosi bianconeri. Il dubbio è giusto, lecito e legittimo: cosa gli sta accadendo? Ha già fallito prima d'iniziare? Macché, sotto gli ultimi colpi di ombrellone, i pensieri prendono direzioni poco razionali. Dybala non è 'vittima' di particolari mancanze o soggetto di perenni critiche, né allo stesso tempo di un palese ritardo di condizione. Va fuori perché non è funzionale alla squadra quanto potrebbe esserlo Mario Mandzukic.

IL BENZEMA - Cristiano gira solo se gli dai un palo al centro. E per palo s'intende un centravanti in grado di fare raccordo, di fornirgli palloni giocabili, di andarsi a prendere gli spazi e i difensori togliendogli fiato e pressioni sul collo. Allegri come sempre è stato e sarà intelligente nel capirlo: CR7 ha viaggiato al massimo solo se al suo fianco c'era un Benzema pregno di sacrificio. Chi, se non Mario nella versione bianconera? Per una questione di caratteristiche, per la sempreverde ambizione di vittoria, il tempo per i piccoli esperimenti è già finito. Va dentro chi dà garanzie. Chi resta fuori, è senz'appello.

TEMPO AL TEMPO - Chiaro che una quadra la si dovrà trovare: Dybala resta un patrimonio di questa squadra, e senza il suo lavoro di regista avanzato qualcosa si perde. Soprattutto se la prima pressione blocca Bonucci e Pjanic fatica a trovare un suo posto fisso nell'universo bianconero: la sua qualità, specialmente nei blocchi massacranti di chi gioca per difendersi, è una delle poche armi a disposizione ad essere sempre efficace. Tempo al tempo, insomma. E tempo ad Allegri, ai suoi collaboratori, alla sua intuizione. Paulo tornerà a pieno regime. Con Ronaldo al suo fianco. L'intesa extra campo è l'indizio più bello. 

Il confronto tra i due attaccanti nella nostra gallery!

@Cricor9