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Finalmente si è chiuso il mercato. Mi piace aggiungere un “per fortuna” all’ avvenuto stop di quel foro boario che qualche sconsiderato avrebbe in mente di mantenere aperto tutto l’anno come si trattasse di un gioco delle figurine anzichè di uomini e in ogni caso pur sempre di lavoratori professionisti.

Anche la Juventus può scrivere e analizzare il dato definitivo delle sue operazioni. Al proposito vi invito, se non lo avete già fatto, a leggere la puntuale e dettagliata analisi di Nicola Balice relativa all’aspetto tecnico e tattico di una squadra bianconera abbastanza nuova ma probabilmente anche insufficientemente diversa da quella della scorsa stagione.

A bocce ferme, come si dice, esiste comunque anche un aspetto diverso da quello suggerito dalle valutazioni di campo per analizzare, al netto di ogni “se e ma”, l’identikit della squadra che tenterà di non farsi strappare lo scudetto dalle maglie e possibilmente di agguantare il sogno della Champions per renderlo reale.

Si tratta, insomma, della lettura psicologica rispetto a quelle che da oggi, senza più alibi o distrazioni di sorta, sono le forze schierate della corazzata bianconera. Una disamina per la quale voglio ribadire il concetto già espresso sulla “fortuna” di un mercato chiuso e sigillato almeno sino al tempo delle riparazioni che comunque servono sempre a poco o niente.

Due giocatori, molto importanti per l’economia della squadra, da oggi potranno lavorare finalmente con quella serenità mentale indispensabile per poter fare bene. Il primo è il colombiano Cuadrado, la faccia allegra della squadra il quale ultimamente non appariva felice come il suo solito. Decisamente pregevole il gol contro il Genoa, ma inserito nel contesto di una prestazione personale non all’altezza delle sue possibilità. Alla base di certe amnesie ci stava sicuramente il fatto che il giocatore era stato messo in una sorta di stand by occupazionale il quale gli impediva di concentrarsi totalmente sul presente non sapendo bene quale potesse essere il suo futuro. Ora che lo sa anche Cuadrado tornerà sicuramente il campione che tutti conosciamo e che il popolo bianconero adora.

Discorso più o meno parallelo per Alex Sandro. Anche lui in questa primissima parte di stagione sconosciuto persino a se stesso. Il problema, a differenza di Cuadrado, era soltanto suo ma non per questo meno incidente sulle prestazioni. Malgrado la sempre netta presa di posizione della Juventus nel ritenerlo incedibile, lui non poteva evitare di ascoltare le “voci” in arrivo dal Chelsea e che gli prospettavano un vitalizio da milionario più di quanto già non lo sia. Sicchè un paio di domandine se le sarà fatte. Ora che la risposta è stata definitiva potrà e dovrà tornare ai suoi livelli standard.

Per il resto credo che il popolo bianconero possa comunque essere sufficientemente soddisfatto dalle scelte operate da Marotta e Paratici i quali non potendo contare su nessun mecenate danaroso hanno veramente fatto tutto ciò che era nelle loro umane possibilità di managers. L’arrivo di Howedes, il nono panzer della storia bianconera, garantirà alla difesa quel tanto di birra in più che non gusta mai. Per ciò che riguarda Matuidi c’è solo da essere contenti. Il classico “rompiballe” per gli avversari che mancava. Adesso la parola spetta ad Allegri il quale soprattutto, dovrà farci sapere i motivi per i quali sono stati vestiti di bianconero Bernardeschi e Douglas Costa.

@matattachia