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Simone Pepe, esterno della Juventus di Conte, quella del primo dei 7 scudetti consecutivi, è intervenuto dall'evento della Fondazione Vialli e Mauro Golf Cup. Ecco quanto riportato da Tuttosport: "Vincere il settimo scudetto è stata un’impresa. Il Napoli ha fatto una grande stagione e il campionato è stato il più combattuto degli ultimi anni, ma alla fine la Juve è arrivata davanti e ha vinto anche la Coppa Italia. Ciclo alla fine? No, una sensazione del genere con la Juve non c’è mai. Anzi, conoscendo l’ambiente può arrivare all’ottavo, al nono... Il segreto? I giocatori forti, ma soprattutto la mentalità vincente che alla Juve regna da sempre". 
 
RIMPIANTI CHAMPIONS - "Con i se e con i ma si può fare tutto, però resta il rammarico per un’impresa con cui la Juve stava rendendo l’Italia orgogliosa vincendo 3-0 al Bernabeu. Purtroppo tutto è sfumato per un episodio, a prescindere che il rigore ci fosse o meno. Una volta di più però i bianconeri avevano dimostrato che di impossibile c’è poco. La vittoria a Madrid? Sicuramente darà una mano, ma più all’esterno che all’interno dell’ambiente Juve:questo è sempre carico e sa che può sempre compiere qualsiasi impresa". 
 
BUFFON - "Peserà? Con Gigi ho condiviso 5 anni, è stato importantissimo per chi come me arrivava dall’Udinese, o da altre squadre, a capire che cos’era la Juve. La sua assenza nello spogliatoio si sentirà, il suo peso lo avverti solo con la presenza. Però i Barzagli e i Chiellini hanno esperienza e sono ragazzi così straordinari che possono fare quanto faceva Gigi, aiutando chi arriverà a capire la Juve". 
 
POGBA E MORATA - "Non mi stupisce, quando vai via dalla Juve ti accorgi di ciò che hai lasciato: da fuori la vedi come la perfezione, da dentro ti rendi conto che lo è. Sono giocatori importanti e sarebbero ritorni importanti: Paul a Manchester ha pagato le attese legate al cartellino. Alla Juve era arrivato ragazzino, gli insegnavo il romano... Ha avuto il tempo di crescere, come Morata, che Allegri è stato molto bravo a gestire all’inizio". 
 
DYBALA E HIGUAIN - "I giocatori forti si tengono. Dybala e Higuain spostano gli equilibri, come Douglas Costa: il brasiliano mi fa impazzire, con lui giochi in 13, è garanzia di superiorità numerica".