5
Antonio Conte è uno che spacca. Da sempre. Fin dal suo turbolento addio, per esempio, la tifoseria bianconera si è spaccata tra riconoscenti e chi non ha gradito tempi e modi. Il suo passaggio all'Inter, poi, ha fatto crescere a dismisura il partito dei traditi rispetto a quello dei nostalgici. Eppure proprio Conte, smaltito un po' di veleno post-divorzio, sarebbe anche tornato alla Juve. E probabilmente sarebbe stato anche l'uomo giusto per ripartire, di volta in volta, quando il suo rientro alla base è stato valutato per poi essere puntualmente bocciato. Per volontà di Andrea Agnelli e John Elkann, della proprietà quindi e non solo della presidenza. Perché quello dell'estate 2014 è stato effettivamente vissuto come un tradimento di Conte nei confronti della Juve, a livello sportivo ma soprattutto umano. Un tradimento che come tale non è mai stato perdonato: si volta pagina e non si torna indietro, non con lui. Il fatto che in queste ore il Tottenham di Fabio Paratici sia stato in fortissimo forcing per strapparlo alla concorrenza del Manchester United dopo l'esonero di Nuno Espirito Santo e l'abbia praticamente preso, dimostra come non fosse l'ex ds bianconero a porre il veto. Anzi, Paratici e Pavel Nedved erano gli sponsor più caldi per il Conte-bis. Con due momenti in particolare che hanno visto la Juve tornare a pensarci, prima della vittoria del partito del no.

Scoprili in gallery.