CRITICHE - "Le critiche sono sempre spunto di considerazioni, se una persona è intelligente valuta cosa dicono gli altri prendendo il meglio per migliorarsi. Sia per le critiche positive, che possono nascondere qualche elogio di troppo, che per quelle negative, che possono nascondere qualche aspetto negativo di troppo. Io credo anche che quando finisce una gara, in generale, ognuno sa cosa ha fatto bene o meno bene. Se si ha un'autocritica media si sa già tutto, non c'è bisogno che altri lo rimarchino. Chiesa? Sta facendo molto bene, pensavamo che fosse questo giocatore, da Juventus. E' chiaro che non è facile esserlo subito nei primi mesi, è sempre difficile giocare con una maglia di una big quando arrivi da altri squadre dove la pressione è minore. Non ci dimentichiamo che abbiamo giocatori che si presentano in un palcoscenico dove ci sono le prime dieci squadre d'Europa e non è facile per loro esprimersi immediatamente al loro livello tecnico. Le pressioni e le responsabilità sono maggiori".
MORATA - "Morata? Giochiamo moltissimo, è difficile per ogni giocatore mantenere un rendimento costante; in una stagione come questa a maggior ragione. Nel caso di Alvaro hanno inciso tre piccoli... neanche infortuni: prima febbre molto forte, ora disturbo intestinale. Gli hanno impedito di stare bene e ha perso un po' la condizione quando è stato fuori 10 giorni, poi è rientrato altri 5 per poi rimanere fuori altri 10. Ma è un giocatore di grandissimo livello e un ragazzo straordinario, la sua carriera parla per noi. Ora sarà supportato da una condizione per cui potrà darci una mano importante a fine stagione. E' nella stessa condizione di Dybala, che finora abbiamo avuto pochissimo".