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E' una semplice considerazione, sia chiaro. Ed è soprattutto il gioco più vecchio del mondo, quello di unire i puntini mentre si scoprono le carte. Alla Juve vige una storia di paradossi, che sfiorano il mercato e si concentrano sulle cessioni. E' che sovviene un pensiero, tanto vero quanto grossolano: a Paratici non serviva Marotta, ma semplicemente Massimiliano Allegri. Con il tecnico livornese, Dybala e Higuain sarebbero stati già venduti. E con Cancelo non si sarebbe perso tutto quel tempo, e magari sarebbe arrivato un altro elemento rispetto a Danilo. 

L'EPURAZIONE DI MAX - Max voleva questo, del resto. Una sorta di epurazione da chi considerava superato il suo progetto: per ripartire con la Juve, servivano stimoli e gli stimoli li voleva dal mercato. Non proprio giocatori da modellare, ma elementi più funzionali al suo credo tattico (anzi, fisico). Non solo: con Dybala, e ancor prima Higuain, i rapporti erano ormai saturi. Bastone e carota aveva stufato la Joya, mentre il Pipita era considerato ormai superato per questa versione di Juventus. Insomma, idee chiare. Così come i patti che si apprestava a stipulare con la vecchia dirigenza. Non ne ha avuto il tempo, Allegri. Ma senza di lui, la Juve ne ha sciupato davvero tanto.