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Antonio Conte oggi sta conducendo l'Inter alla vittoria dello scudetto, mentre dieci anni fa si apprestava a diventare il nuovo allenatore della Juventus per imbastire uno straordinario ciclo vincente. Eppure, Conte poteva anche diventare direttamente nerazzurro nel 2010 senza passare dalla Juve...

Ecco il racconto a Calciomercato.com di Ernesto Paolillo, dirigente interista all'epoca del Triplete: "Il mio pentimento più forte è stato quello di non aver perseguito in fondo la mia idea, che era quella di smobilitare una squadra sì vincente ma stanca e vuota. E Mourinho che lo sapeva bene è scappato la sera stessa della vittoria e quello non glielo perdonerò mai. Io ero convinto che quella squadra andasse smantellata per motivi anche etici, perché non si può vincere una Champions e andare davanti alle telecamere (Milito, ndr) a chiedere un aumento. Ma Moratti mi disse: 'Cosa succede se non vinciamo dopo aver smontato la squadra e i tifosi me lo imputano?'. Io pensavo che sarebbe stato bello ricominciare da capo e con un allenatore diverso da Benitez, che sapesse costruire e lavorare su una nuova squadra. Se avevo un'idea? Conte, e lui se lo ricorda. Ne avevamo parlato in uno stadio dopo una partita dell'Inter, si chiacchierava e gliel'avevo buttata là. Lui aveva idee chiare. Il problema vero è che in quel momento il presidente non se la sentiva di portare davanti alla tifoseria dopo Mourinho uno juventino".