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Uno stralcio del commento di Giancarlo Padovan, direttore di calciomercato.com:

"A quel punto, fine del primo tempo con un gol e un uomo in più, non sarebbe dovuta esserci più partita. Soprattutto se a ritrovarsi con il doppio vantaggio è la Juventus allegriana, ovvero una squadra che ama giocare di rimessa più di quanto ami se stessa. Come non detto, il secondo tempo, giocato a ritmo blando, è stato un goffo e, certamente involontario, tentativo di rimettere in corsa i tedeschi che, pur con un uomo in meno, correvano il doppio, intercettavano palloni e si presentavano in area con frequente pericolosità. Per fortuna c’è stato Rabiot e non perdere testa e misura. Allegri, furibondo, saltava come un grillo e gestiva i cambi. Felice e produttivo quello di Vlahovic con Chiesa. Intanto, perché il subentrato, seppur in pieno recupero, ha colpito una traversa e segnato il raddoppio. Poi, perché è sembrato pienamente recuperato e assai vivace in zona gol. In pratica, Chiesa, come vuole Allegri e come già accaduto, può fare la punta con Vlahovic o esserne il sostituto. Una considerazione salutare per una squadra che domenica gioca con l’Inter e, nella testa, ha tre obiettivi: fare più punti possibili in serie A, andare più avanti possibile in Europa League, vincere la Coppa Italia. Poi ci sono i processi. Ma quello non è il calcio giocato, l’unico che per ora interessi".