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Rabiot sta finalmente meglio e segna gol da stropicciarsi gli occhi. È cambiato qualcosa. Nel post lockdown ha giocato sempre titolare suscitando sensazioni nuove nel pubblico juventino, fino al gol strepitoso contro il Milan che potrebbe aver segnato un prima e un dopo nella sua esperienza in bianconero. Quelle corse palla al piede gli appartengono, sono nel suo repertorio. Solo che in Italia non le avevamo ancora viste.
 
VE NE SIETE ACCORTI? – Vi siete accorti che Rabiot, pur giocando mezzala sinistra, ha segnato questo gol scendendo in conduzione dalla destra? Estasiati dalla lunga cavalcata e soprattutto dalla conclusione all’incrocio, potreste infatti aver perso l’altra metà del gol, la radice nascosta della pianta. Che cosa è successo al di qua della metà campo? Perché il francese si è trovato improvvisamente nella parte opposta a quella di sua competenza? Un caso? No, una trovata tattica a inizio azione, probabilmente studiata ad arte per mettere in difficoltà il centrocampo rossonero. Vediamola. Sul pallone restituito da Bonucci a Szczesny, sotto l’ accenno di pressione da parte di Rebic, Rabiot, lontano, si stacca dalla sua zona e compie una strana corsa orizzontale dietro i mediani del Milan. Una corsa parallela al giro-palla bianconero diretto verso Cuadrado. Sicché Bennacer è costretto a seguirlo.



In assenza di Dybala, questo era un tentativo di uscire dal pressing avversario posizionando un uomo a sorpresa tra le linee. Bernardeschi, Higuain e CR7 potevano anche restare alti, tenendo occupati i difensori e lasciando spazio sotto di sé. Ecco perché Rabiot si trovava a destra sul lancio di Cuadrado.  Notate anche la posizione di Pjanic e soprattutto quella di Bentancur, che serviva ad attrarre Kessie. Tuttavia il pallone calciato dal terzino colombiano finisce sul petto di Bennacer. E qui vien fuori l’attenzione e la nuova forma fisica di Rabiot.



Pur essendo anticipato, intuisce la direzione dello stop dell’avversario e va a riprendersi un pallone che sembrava già perso. Col destro taglia fuori Kessie.



Dopodiché resiste alla carica di Kessie.



E dettaglio dei dettagli, quando Hernandez si fa sotto e tenta di bloccarlo, lui con la punta del piede debole trova un virtuosismo, che però è anche una giocata necessaria. Infatti non avrebbe potuto spostarsela altrimenti, ad esempio verso l’esterno, con l’esterno. Se l’era allungata troppo. Inoltre Hernandez stava chiudendo col piattone proprio quella soluzione intuitiva.  



Ne esce fuori un tunnel stupendo e funzionale che impreziosisce la prima rete del francese forse ancor più della corsa successiva e della conclusione all’incrocio dei pali.



I PRIMI DUE GOL DEL MILAN – E diciamola tutta: contro il Milan, è stato il meno leggero dei centrocampisti di Sarri, il più applicato anche in fase difensiva. D’altra parte se il Comandante tiene in panchina Matuidi significa che il contributo difensivo di Adrien è importante. A lui, non a Bentancur spettano gli scivolamenti più gravosi, le fatiche più consistenti. Dalla parte di Bentancur infatti aiuta Bernardeschi, c’è un uomo in più. Invece Rabiot un po’ è mezzala un po’ si comporta da esterno di centrocampo quando deve difendere.  



Ci avete fatto caso che i primi due gol del Milan nascono entrambi da un cambio di gioco da sinistra verso destra? Eppure entrambi i gol rossoneri si concretizzano poi sul lato più talentuoso del Milan, ovvero quello di sinistra. Dunque la Juve veniva prima tutta spostata da una parte, poi la squadra di Pioli tornava a sinistra dai vari Hernandez e Calhanoglu. 



Ecco la dinamica dell’azione che porta al rigore. Prima si va da Saelemaekers con un cambio di gioco, poi si ripassa da Kessie per Hernandez, ed è due contro due sul lato destro della Juve (Hernandez e Calhanoglu vs Bernardeschi e Cuadrado).



Errori multipli ed evidentissimi nel gol del 2-2 rossonero. Dapprima Pjanic molto molle sull’imbucata di Hernandez per Calhanoglu. Il turco viene lasciato troppo libero in una posizione intermedia che fa saltare la pressione degli uomini di Sarri.



Poi Bonucci e Rugani, quando il pallone da Calhanoglu arriva a Rebic, sono troppo permissivi e passivi nei confronti del croato. Staccandosi da lui, non gli impediscono di girarsi e cambiare gioco per Leao. Cosa che manderà in bestia Sarri (non serve nemmeno alzare l’audio…).
 


Rabiot allora scivola forte verso l’esterno ma viene inizialmente saltato. Conti in sovrapposizione è ignorato dal compagno.



Rabiot è bravo a rimettersi davanti a Leao, che però a quel punto si appoggia a Kessie.  Pjanic viene tagliato fuori dal passaggio, mentre Bentancur è stranamente in ritardo. Ci ha messo più tempo dell’ivoriano. Se tornate all’immagine di partenza dell’azione, la cosa risulta ingiustificata.



Subito dopo infatti Bentancur rientra in fretta e furia e si mette sotto alla linea del pallone, ma Kessie serve Calhanoglu e si infila tra i due centrocampisti bianconeri. Si è parlato di un Bonucci leggero al momento del dribbling in area del centrocampista rossonero, e siamo d’accordo. Possibile però che né Bentancur né Pjanic (soprattutto) abbiano ostacolato l’inserimento di Kessie sul tocco di Calhanoglu per Ibra? Al bosniaco passa proprio davanti…