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È uno dei giocatori più richiesti in Serie A, con tanti, tantissimi club che sognano di strapparne il prestito alla Juve, ma Riccardo Orsolini è pronto, prontissimo, a giocarsi le sue carte in bianconero. In testa ha solo la Vecchia Signora e vuole fare il possibile per dimostrare ad Allegri di meritarla. E ha anche trovato il modo per farlo, come rivela ai microfoni di Tuttosport.

CONDZIONE - "Sto bene ora. Il rientro dalla Corea mi ha un po' sfasato, ma sono felice e soddisfatto. La Scarpa d'Oro? Sta nella mia camera in bella mostra, tutti gli amici vogliono vederla!".

ASCOLI - "Al Mondiale ho preso fiducia partita dopo partita. E pensare che se non ci fossimo salvati con l'Ascoli forse nemmeno sarei partito. Invece grazie alla salvezza siamo partiti in tre. E sapeste che emozione la salvezza: non ho trattenuto le lacrime pensando che sarebbe stata la mia ultima partita qui. Avrò sempre nel cuore questa piazza".

MONDIALE - "Emozioni uniche, sono contento di aver conosciuto Van Basten. Il mio nome accanto a quelli di Messi e Aguero (anche loro capocannonieri all'Under 20, ndr)? Fa un effetto strano, ma è uno stimolo a fare sempre meglio. Il paragone con Robben? Onorato, ma io devo fare Orsolini, non Robben. Guai a montarsi la testa. Il mio primo obiettivo è rendere orgogliosi i miei genitori".

DRIBBLING - "Nel mio caso è puro istinto. Non so spiegare: mi vienen aturale. Poi quando qguardo la Champions cerco di imparare dai big per migliorare sempre. Ma è la mia testa a suggerirmi cosa fare".

JUVE - "È un onore essere stato acuiqstato. Ovviamente però deve essere un punto di partenza, non di arrivo. Uno stimolo a dare tutto me stesso. Peraltro sarà la prima volta lontano da casa, un'avventura nuova che spero mi porti fortuna. Darò il massimo per provare a convincere Allegri e imparare da lui".

LA CHIAVE - "Per convincere la Juve so che dovrà farmi un mazzo così anche in fase difensiva. Ma se si adatta e si sacrifica un campione come Mandzukic, figurarsi se non devo farlo io..."

LA SCELTA - "Gennaio è stato un periodo travagliato, si è parlato tanto di me. Ma ho scelto, con il mio agente Di Campli, di andare alla Juve dopo aver parlato con i dirigenti: hanno un preogetto importante con i giovani. Parlai anche con Zanetti, sì. Ora spero di fargli uno scherzetto...".