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Con Pinamonti probabilmente non c'è partita, ma il senso di Marco Olivieri, al Mondiale Under 20, c'è ed è molto importante: con le sue caratteristiche ci sono davvero pochi giocatori. In orbita Nazionale, poi, praticamente nessuno. Il motivo? Marco è un rapace. Un giocatore che ha nel dna i movimenti del bomber. E che non ha paura di andare duro nei contrasti, di guadagnare porzioni di campo e di buttare gli occhi in avanti e proseguire a spallate. E' un centravanti tipico, veloce nel pensiero e con una visione della porta pazzesca. Uno che ti dà una mano nei momenti difficili. 

AL MONDIALE - Finora, in Polonia, ha giocato appena una partita. Da titolare, Nicolato gli ha dato una chance contro il Giappone, in una gara poco importante per il percorso degli azzurrini. Novanta minuti, nessuna rete. Contro il Mali, nella gara che ha sancito la partecipazione alle semifinali dell'Italia, 10 minuti a dar manforte e a tenere duro. In attesa delle ultime due partite, Olivieri può comunque dirsi soddisfatto: si è ritagliato un angolo importante, in un'egemonia - quella firmata Pinamonti-Scamacca - durissima da scalare.