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Matthijs de Ligt ha perso il posto? In Nazionale, oggi, parte un po' più indietro, mentre della Juve è senza alcun dubbio il futuro, ma nel presente il forse è d'obbligo, perché una staffetta continua tra i tre titolari è più di un'idea. Bonucci, Chiellini e De Ligt, tre giocatori che possono giocare insieme ma che per gran parte della stagione finiranno per alternarsi. Tre nomi top esattamente come lo sono Van Dijk, De Ligt e De Vrij per l'Olanda. Ecco, prima questi tre giocavano tutti insieme, ora non più. Da tutti contemporaneamente in campo nella difesa a tre di Frank De Boer a due su tre con Van Gaal.

LA SVOLTA - Il cambio in panchina ha portato a un cambio di modulo e a un'esclusione, più forte delle altre: proprio quella di De Ligt. E' lui, ad oggi, il terzo centrale, che parte un po' più indietro nelle gerarchie. Anche perché, se non bastassero i 90' in tre gare come segnale (nella prima era squalificato, nella seconda in campo, mentre nella terza in panchina), ecco che arrivano le parole del tecnico olandese. "Come mai prima De Ligt era sempre titolare? Beh, l'allenatore non ero io", ha spiegato Van Gaal nella conferenza stampa di qualche giorno fa. Una frase che sa di sentenza e che, probabilmente, va fatta risalire anche a quanto successo all'Europeo, con quell'errore che De Ligt si è attribuito, scusandosi anche con tutti i tifosi. Matthjis l’insostituibile, che a 19 anni era già capitano dell’Ajax e spesso anche dell’Olanda, ora parte rincorrendo e deve risalire. Non fa polemica, ovviamente, ma continua a prendersi le sue responsabilità. Lo fece con Van Basten, lo farà ora, anche se lo scenario è un po' diverso e ora parte in svantaggio. Dovrà dimostrare, alla Juve e con l'Olanda.