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La linea Federico Cherubini l'ha tracciata bene nel recente passato: la nuova Juventus vuole sempre vincere, ma in un modo diverso rispetto al recente passato. Si riparte dai “giovani”, per due ragioni chiare e già raccontate: il club vuole riaprire un altro ciclo come quello che degli ultimi dieci anni, con 19 trofei in bacheca, ma serve uno zoccolo duro che cresca e si cementi insieme. La seconda è che questo progetto deve essere più sostenibile dal punto di vista economico, vista la situazione economica del club, zavorrata dalla pesante crisi Covid. E se domenica sera, scrive Tuttosport, la Juventus schiererà il solito congruo numero di Under 25 nel corso dei novanta minuti più recupero è per questo. 

Una grossa analogia con la Roma, che ha le stesse ragioni o simili per puntare sui giovani nel suo nuovo progetto, anche perché da sempre pesca moltissimo dal vivaio, da Lorenzo Pellegrini a Riccardo Calafiori, gli esempi ci sono ancora. La Juventus, da questo punto di vista, deve migliorare. Il solo Kean, partito e tornato, non basta e non basta nemmeno il progetto Under 23 per il momento. Ma in un paio d'anni potrebbe portare giocatori da inserire in modo stabile e proficuo nella rosa. Da qui passa il futuro del calcio italiano: arrivare prima sui talenti giovani e, per quanto possibile, fabbricarseli da soli. E da qui la Juve riparte.