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Una società solida come la Juventus, tra i tanti poteri, ha quello di trasformare in meglio i giocatori, facendoli maturare. Un caso eclatante è quello di Juan Cuadrado, che da ala di grande talento ma a tratti fumosa è diventato non solo un giocatore molto più lucido nelle scelte, ma ha addirittura imparato il ruolo di terzino. Ruolo che gli apparteneva a dire il vero a inizio carriera, ma dopo pochissimo tempo nel calcio italiano era parso evidente come in Serie A le sue caratteristiche prettamente offensive lo rendessero prettamente un esterno alto. Invece, con qualche apparizione per necessità durante la gestione Allegri, e la sistematica e definitiva consacrazione nel ruolo di quarto di difesa con Sarri, il colombiano è ora un giocatore perfettamente in grado di interpretare con maturità tutti i ruoli della fascia destra.

L'INGREDIENTE SEGRETO - L'attuale allenatore della Juve non ha quindi solo il merito di aver consegnato definitivamente Dybala all'albo dei top player, ma anche quello - passato decisamente più in sordina - di aver fatto di necessità virtù in una rosa un po' in apnea alla voce terzini, regalando alla causa bianconera un Cuadrado che, in vista dell'imminente tour de force (si spera più lungo possibile) in Champions League, potrebbe costituire una gustosa arma tattica. Con Douglas Costa infortunato, infatti, e un Bernardeschi non sempre convincente, ecco che già col Lione si parla di un possibile Danilo terzino con Cuadrado avanzato all'ala nel tridente sarriano. In un mondo dove bisogna essere sempre più multitasking, il numero 16 della Juve può essere un inatteso jolly vincente.