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Sarebbe da presuntuosi cambiare giocatori a questa Juve, ha detto Maurizio Sarri oggi in conferenza alla viglia della partita con la Fiorentina. Testa al campo ma uno sguardo anche al mercato che è stato. O meglio: che non è stato. Perché Paratici si è mosso soprattutto in uscita con le ultime cessione in extremis di Emre Can al Dortmund e Pjaca all'Anderlecht.

ADATTAMENTO - Ma quella che è rimasta non è la Juve di Sarri. E chissà se lo sarà mai. Perché servono almeno sette o otto giocatori per trasformare la rosa attuale in una squadra a sua immagine e somiglianza. Ne cambierebbe più di qualcuno tra i giocatori che si ritrova, se potesse. Ma: "costerebbe tantissimo" ha spiegato. E allora è lui che si adatta con quello che offre la casa. Mischiando un po' le carte: Cuadrado terzino, Bernardeschi e un Higuain più uomo squadra e meno bomber.

SENZA SPETTACOLO - In estate la Juve ha cercato la svolta con il cambio d'allenatore: via Allegri, che vinceva ma senza giocare bene, dentro Sarri, che prendeva applausi da tutti per il suo calcio propositivo e divertente. Quel gioco che alla Juve non si è visto in questa prima parte di stagione. Mancano i giocatori giusti, forse. Lui non fa richieste alla dirigenza e lavora a testa bassa. Maurizio prova, modifica, sperimenta e inventa. Si adatta. Ma questa Juve, non sarà mai la sua.