DI CHI E' LA COLPA - A puntare il dito sono invece i tifosi. Con buona legittimazione dei risultati che in due partite hanno dimenticato gli alti e alzato soltanto la conta dei bassi. Di chi è la colpa? Le domande più banali spesso nascondono le risposte più complesse. Che è semplice parlare di gioco a terra e di ruote sgonfie - del resto, la preparazione è quella che è -, è più ardito guardare ai piani alti. O anche solo alla panchina di Roma: quattro Under 23, quattro assenti per infortunio, nessun cambio in grado di dare una sterzata alla squadra. Gli ultimi baluardi del partito di Bernardeschi, hanno chiuso a chiave il cassetto delle illusioni.
SENZA STRAPPI - La Juve è migliorata solo nei centrali di difesa, per tutto il resto il peggioramento è stato di un'evidenza disarmante. A partire dagli esterni, con lo switch Cancelo-Danilo che lasciava qualche oscuro presagio già solo ai primi sondaggi; poi in attacco: è tornato Higuain, via Mandzukic e Kean. La paura di ritrovarsi senza centravanti si è fatta realtà proprio nel momento di maggior necessità, o magari qualcuno pensava che con Vrioni e Olivieri in panchina la Juve potesse essere ugualmente competitiva. Chissà. Di sicuro, lo stesso qualcuno dovrà rispondere del peggior centrocampo degli ultimi dieci anni della Juventus: la prima partita di Bentancur sottotono, è crollato il castello. Matuidi è tanta generosità, solo generosità. Pjanic, un ex. La croce è anche di Maurizio Sarri, ma sul foglio dei cattivi non è certamente al primo posto.