BATMAN - "Giocavo a Carrara, al primo anno in C1 alcuni giornalisti mi etichettarono così. Era tutto positivo, andava tutto bene...".
JUVE - "Appartengo alla Juve da 12 anni e da 9 vado a giocare in prestito altrove. Mi hanno scoperto durante un Torneo di Viareggio: vennero a Rosignano per vedere una partita e tramite Roberto Tancredi sostenni un provino. Fui visionato da Rampulla. Sarebbe bello tornare un giorno a Torino, ma so bene che è quasi impossibile".
ALLENAMENTI - "Nella mia squadra c’era Immobile: era un ragazzo, un diamante da sgrezzare. Poi il suo valore è uscito, tanto di cappello. Non dimentico i tempi del convitto, spesso si giocava alla Play, o si chiacchierava con amici come Marrone, Ariaudo e Castiglia".
PRESENZE - "Soltanto un paio di amichevoli estive con la prima squadra. Un tempo contro il Mezzolara e un altro con il Piacenza. Era il periodo dell'infortunio di Buffon? Sì, stava vivendo una situazione molto particolare: aveva problemi alla schiena e capitava che ci parlassimo spesso. Ma il rapporto era buono anche con Manninger, Chimenti e Belardi".
DEBUTTO - "Ricordo l’ansia di scendere in campo. Ero un ragazzo e dovevo giocare un’amichevole con la prima squadra. Che tensione...".
BUFFON - "Una leggenda, ha fatto la storia dei portieri italiani. E anche quando concluderà la carriera sarà sempre nella storia".
IN EUROPA - "Ci sono tanti portieri fortissimi, come De Gea: mi piace molto. Penso a Oblak, allo stesso Neuer. E in Italia c’è Alisson. Nessuna invidia, ma sicuramente a quei livelli, oltre a possedere doti fisiche innate, devi avere una forza mentale impressionante. Se già a 18 anni giocano in Champions vuol dire che hanno la testa giusta".
PERUGIA - "Sono legato a tanti compagni, come Mattia Mustacchio: è particolare, fa gruppo, poi ognuno ha la sua personalità".
LEALI - "Tenuto conto dell’importanza di una piazza così esigente e del fatto che Rosati fosse in uscita, è normale che si cercasse un portiere dal nome importante. Però io mi sono sempre fatto trovare pronto quando sono stato chiamato in causa: la mia l’ho detta...".
HAN - "Ha avuto un avvio di stagione incredibile. A gennaio si è parlato di cifre alte sul suo conto, ma di certo lui ti fa la differenza. Poi contano anche le motivazioni. Sì, può ricordare Luis Suarez, ha qualità indubbie".
CERRI - "E’ enorme, una bestia: difficile spostarlo in campo. E’ un ottimo giocatore e un bravo ragazzo".
PRIVATO - "Da sei anni sono fidanzato con Giulia. Ho due passatempi nel tempo libero: la canoa e la bici d’estate. Mi butto nelle campagne e nei boschi del livornese per rigenerarmi. Vado al cinema e leggo libri. Come “Hurricane”, la storia del pugile Rubin Carter: mi sta appassionando".