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Il no di Mario Mandzukic al Psg rischia di essere l'ultimo di una lunga estate di porte chiuse che hanno caratterizzato l'estate della Juventus. Dopo aver rifiutato il Manchester United e un'offerta dalla Cina (dove potrebbe comunque finire a gennaio), l'attaccante croato ha cestinato anche la destinazione parigina. Prima di lui pure Paulo Dybala aveva detto no allo United e al Tottenham mentre Sami Khedira aveva rifiutato la proposta del Fenerbache. Ma non finisce qui. Rugani, prima che terminasse il mercato inglese, aveva declinato l'offerta dei Wolves mentre pure Matuidi, che non ha avuto offerte concrete come i suoi compagni di squadra, ha deciso di restare in bianconero aspettando la fine del contratto che scade nel 2020. Di fronte a tutti questi no, viene da pensare: che responsabilità può avere Fabio Paratici?

NESSUNO ALLA PORTA - Di certo, almeno osservando da fuori, non sembra che la società abbia avuto polso come invece accadeva in passato. Nessuno è stato messo alla porta neanche facendo presente che in caso di permanenza sarebbe rimasto fuori dal progetto. A tutti è stata data la possibilità di giocarsela e infatti tutti sono voluti restare per ritagliarsi un posto da titolare con Sarri. Le decisioni dei big, tuttavia, dipendono anche da accordi siglati da poco tempo e questo, ancora una volta, è il caso di Mario Mandzukic che lo scorso aprile ha firmato un rinnovo fino al 2021. Vero che in panchina c'era Max Allegri, grandissimo estimatore del croato, ma è vero pure che a conti fatti non era necessaria tutta quella fretta nel far siglare un nuovo accordo all'attaccante ex Bayern e Atletico Madrid anche perché poco più di un mese dopo la società ha dato il benservito pure al suo maggior sponsor, Max.

MERCATO BLOCCATO - Anche Rugani aveva firmato un rinnovo poco prima di Mandzukic ma la sua situazione è diversa rispetto a quella del croato visto che oggi il difensore sarebbe ben felice di firmare con la Roma. Il problema è che manca l'accordo tra le due società. A proposito di Rugani, l'impressione è che la trattativa con i giallorossi si sbloccherà solo se la Juve farà un passo verso Petrachi cedendo sul prestito con diritto di riscatto a cifre decisamente ridotte rispetto a quelle che la Juve tutt'ora pretende. Il peccato originale, semmai, è stato quello di non cedere Rugani l'anno scorso quando il Chelsea aveva messo sul piatto quasi 50 milioni di euro. Il mercato della Juve resta quindi bloccato a più di un mese fa quando si è arenato lo scambio Dybala-Lukaku. Saltato quello i bianconeri si sono impantanati e non sono stati più in grado di fare movimenti, in entrata e in uscita. Colpa dei no dei big, ma non solo. A meno di clamorose sorprese, il grosso delle cessioni sarà rimandato a gennaio.

@lorebetto