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C'era una volta la specialità della casa. Alla Juve erano i colpi a parametro zero. Una bella fetta dei successi sul mercato nell'era Marotta-Paratici, poi in quella più breve con il solo dirigente ora al Tottenham al comando, vedeva nella capacità di arrivare ai giocatori in scadenza di contratto uno dei punti di forza. In alcuni casi è andata bene, benissimo: Pirlo e Pogba, tanto per citarne un paio. In altri è andata decisamente peggio, da Lucio al tanto discusso in questi giorni Ramsey. L'esempio del gallese è calzante, perché negli ultimi anni per mettere a segno dei colpi a zero sono poi stati fatti degli investimenti particolarmente pesanti: Emre Can portò a una commissione da 16 milioni, la plusvalenza al momento della cessione al Dortmund fu ridotta. Il pensiero è comunque rivolto agli ingaggi degli ultimi due colpi a zero ad effetto, a Rabiot che pure è titolare di Juve e Francia, soprattutto allo stesso Ramsey zavorrato da ingaggio e bonus all'agente in questa fase di trattativa per la sua cessione. Quel che è stato è stato, però. Ma forse proprio gli ultimi casi hanno condizionato l'attuale mercato della Juve, che pur avendo a disposizione un panorama di parametri zero senza precedenti è arrivata a fine giugno senza essere riuscita a compiere un solo colpo in questo senso. Un po' per scelta, un po' per forza. Probabilmente il portiere di riserva verrà pescato dai giocatori liberi, operazione in ogni caso di secondo piano. Va detto però che la Juve ci ha provato, eccome. Con tre obiettivi sfumati più o meno al fotofinish, per motivi completamente diversi. Almeno tre meritano di essere approfonditi: Donnarumma, Calhanoglu, Depay, in rigoroso ordine di reparto.

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