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Nel giorno di Cristiano Ronaldo, a Villar Perosa, un adolescente stava improvvisamente per rubare la scena al campione portoghese. Quasi un episodio di lesa maestà, quel bolide su punizione che ha colpito in pieno la traversa di Szczesny, quando l’amichevole tra Juve A e Juve B era ancora sullo 0-0. Hans Nicolussi Caviglia è andato a qualche centimetro da un pomeriggio di gloria, ma di questo classe 2000 sentiremo parlare ancora.

DAL PROVINO AL NUMERO 10 - Ha compiuto 18 anni da neanche due mesi, Nicolussi Caviglia, ma alla Juve può già essere considerato alla stregua di un veterano. Per lui è infatti cominciata l’undicesima stagione con i colori bianconeri. E’ bastato un provino nel 2008 per convincere la società a puntare su questo giovane aostano per il futuro: da qui l’inizio di una lunga gavetta, culminata due anni fa con l’approdo in Under 17 e quindi nella formazione Primavera. Da mezz’ala può ispirare al meglio, ma la sua duttilità gli ha permesso di ricoprire in carriera anche il ruolo di esterno di centrocampo o di trequartista: un numero 10 potenzialmente completo, come da numero di maglia mostrato con orgoglio all’inizio di questa stagione (dopo aver terminato la scorsa con l’8 sulle spalle).

TRA PRESENTE E FUTURO - Le qualità di Nicolussi sono state già apprezzate anche da Max Allegri, che in più occasioni ha avuto modo di vederlo in allenamento insieme ai membri della prima squadra. Lampi di futuro, come quello apparso ieri sotto gli occhi del Pallone d’Oro in carica. Gli indizi sono dalla sua parte, anche se l’orizzonte più vicino parla di un’altra stagione con la Primavera, agli ordini del nuovo tecnico Baldini. Per brillare ancora tra i giovani, inseguendo magari le orme (da numero 10, appunto) di Luca Clemenza, protagonista di questo mercato dopo un’ottima prima stagione in Serie B. La traversa di Villar Perosa trema ancora: il bello, per Nicolussi Caviglia, arriva adesso.

@mcarapex