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"Potremmo essere costretti a ripartire senza VAR. Oggi per il VAR si usano ambienti angusti, ci sono operatori che lavorano vicini ad altri e non si può sapere chi ha frequentato chi. Si corre il rischio che non ci siano le dovute distanze di sicurezza". A parlarne è Nicchi, capo dell'AIA. Ecco le sue parole riportate da SportMediaset.

RISCHIO - "Gli arbitri sono quelli più a rischio per una ripartenza senza le dovute precauzioni: si muovono da soli, con treni e aerei, frequentando aeroporti e stazioni. Bisognerà ponderare bene, non possiamo mandare gli arbitri allo sbaraglio in un momento in cui non ci sono le condizioni per una ripartenza. Se ripartiamo, chiederò di sapere quali sono le garanzie offerte. Una cosa è mettere in sicurezza la Serie A e una cosa è mettere in sicurezza una squadra del mondo dilettantistico. Lavoriamo per essere pronti. Ci sono tante cose da valutare attentamente. Ripartire è quello che auspichiamo tutti, ma l’obiettivo è non mettere a rischio nessuno. Per giocare ci vorranno arbitri con le massime tutele".