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E' solo fantamercato e alla fine è solo un gioco. Ma se così non fosse? Questa Juve ci ha insegnato a non dare mai nulla per impossibile a prescindere, anche se sembra difficile o molto distante. Lo ha fatto Andrea Agnelli con Cristiano Ronaldo, con il suo viaggio in Grecia e con gli oltre 100 milioni versati; lo hanno fatto Pavel Nedved e Fabio Paratici con Matthijs de Ligt, un colpo pronto a diventare realtà, anche se fino a pochissimo tempo fa tutto sembrava portare il fenomeno olandese in altri lidi, tra Parigi e Barcellona. E allora, perché no?

O' NEY ALLA JUVE - Già, perché proprio su quell'asse che corre tra la Spagna e la Francia, già percorso una volta dal protagonista di questa storia, si potrebbe realizzare qualcosa di clamoroso: Neymar via dal PSG, dopo due anni, nonostante i 222 milioni pagati per il suo cartellino. E già la notizia è deflagrante. Poi, in Spagna, oggi si sono divertiti a giocare sul futuro, tra indiscrezioni e possibilità, con una notizia più chiara delle altre arrivate in Italia: "Anche la Juve è in corsa, Neymar sa che lì potrebbe vincere tutto". E allora, visto che sognare non costa nulla, i tifosi bianconeri ci hanno pensato e ci stanno pensando, senza prendersi troppo sul serio.

IL TESORETTO - Come fare? Una strada c'è, forse più facile a dirsi che a farsi, ma c'è. Il tesoretto, questo è ciò che serve alla Juve, perché alla fine sempre e solo di soldi, da investire, si tratta. Quanti? Moltissimi, 170 milioni di euro, e potrebbero persino non bastare a convincere Al-Khelaifi, anche se lo sceicco, per una volta, sembra impossibilitato ad esercitare la propria volontà e a trattenere O'Ney. Tesoretto, si diceva, che può arrivare dalle cessioni, con molti nomi in vista. I soliti? Forse, qualcuno in più. Ai noti Mandzukic, Higuain, Khedira e Cuadrado - che già da soli porterebbero circa 80 milioni - si potrebbero infatti aggiungere anche profili come Bonucci e Dybala, senza tralasciare Kean. Leo e Paulo, poi, da tempo piacciono proprio al Psg, che ogni tanto si ritrova a pensarci. Adesso che c'è Leonardo, poi... Cessioni e contropartite, buone per un sogno. Anche se, per ora, solo di questo si tratta.