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Alle 14:30 una prima volta storica: la Juventus Next Gen scenderà in campo all'Allianz Stadium, davanti decine di migliaia di tifosi bianconeri. La giornata, però, comincia prima con la tavola rotonda dal titolo: "Le seconde squadre in Italia e in Europa, modello per il futuro?".

Protagonisti del dibattito Gabriele Gravina, Presidente di FIGC, Francesco Ghirelli, Presidente di Lega Pro, il Presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini, il presidente dell'AIC Umberto Calcagno e il presidente della Juventus Andrea Agnelli. Moderatori i giornalisti Guido Vaciago direttore di Tuttosport e Luca Marchetti caporedattore di Sky Sport.

L'INTERVENTO DI ANDREA AGNELLI

Di seguito la diretta della giornata:

Rafa Benitez: "Io ho giocato 10 anni nel settore giovanile del Real, abbiamo vinto il campionato con l'Under 18. Ho avuto un infortunio in terza squadra, la mia idea era andare nella seconda. Faccio il mio percorso, mi mandano in prestito e mi perdo. Nelle altre squadre ci si allena in maniera diversa, ho perso la struttura del Real. Mi ritiro a 26 anni ed entro al settore giovanile come allenatore, 9 anni che lavoro con Del Bosque e altri. Avevo Raul a 17 anni, da allenatore della seconda squadra e lui era nella terza. Era capocannoniere, volevo prenderlo per la seconda da egoista, ma Del Bosque dice, aspetta tienilo in terza squadra che ne hanno bisogno. Poi lo prendono per la prima squadra e sparisce. Questi giocatori hanno un valore per i club, alcuni vanno in prestito e poi vengono comprati. Come calciatore vuoi rimanere nelle strutture della squadra, andare in prestito è un pericolo. Poi in Inghilterra, la squadra riserve non aveva livello. In una riunione parlo di fare il campionato Under 21. Adesso c'è l'Under 23, serve per i giovani e gli infortunati che possono giocare qualche minuto. Stanno cambiando, non credo sarà questo il modello. Everton ha deciso di fare la squadra con i giovani di 19 anni. Per la mia esperienza, il modello spagnolo è buono, ci sono tante seconde squadre e il livello è alto"

Casini: "Se non si cambiano le regole, passi è difficile che ce ne siano. La Juve è arrivata al progetto perchè ha cominciato prima a lavorare. Entro la fine dell'anno avremo una lista. Ci sono squadre di Serie A che vedono in maniera favorevole un campionato a parte di seconde squadre con il modello inglese. Ci sono squadre di A che guardano a quel modello"

Ghirelli: "Giocatori stranieri, costi, infrastrutture, ci sono diversi problemi per il progetto. Bisogna sedersi ad un tavolo e ragionarci sopra. Cosa succede ai 400 e oltre giovani che escono dalla Primavera? Con le seconde squadre li valorizzi. 60 giorni? Siamo pronti a sederci e discutere".

Gravina: "Sul tema del costo. Ci sono giocatori che hanno 20-30 prestiti che richiedono un premio di valorizzazione, un costo che si avvicina alla cifra. Le multi proprietà hanno eliminato l'efficacia del progetto seconde squadre. Una scelta imprenditoriale che le società devono valutare, non è solo per la Nazionale. Come dirigenti noi dobbiamo creare le condizioni. Reale il tema della dispersione dei talenti. La creazione del talento che non incontra l'opportunità di emergere crea la dispersione".

Casini: "Il piano delle riforme la Serie A l'ha già disegnato. Quello che è successo a Palermo con la mancata qualificazione ai Mondiali ha mosso tutti. Alla prima assemblea all'odg c'era il punto come aiutare il settore giovanile e si è parlato di seconde squadre. E' emerso che il modello italiano nasce differente dagli altri. Come è possibile che solo la Juve ha aderito? Sono emerse le problematiche: costi alti - per molte squadre è proibitivo -, tanti fattori che hanno bloccato. Ho chiesto alla Juve di presentare cosa potesse essere migliorabile, ho incontrato Ghirelli e per quest'anno sono stati fatti dei miglioramenti. Il fatto che ci fossero dei limiti per giocare in Serie A era anti sportivo. Come Serie A siamo impegnati a varare un documento con una serie di modifiche da presentare. La Juve e le altre hanno presentato quelli che potrebbero essere i correttivi. La Juve nel bene e nel male è un'eccezione, come è avvenuto con gli investimenti nel femminile. Siamo fortunati ad avere questo esempio ma bisogna vedere come allargare. Ci sono 3-4 squadre che sarebbero già pronte. Il tema costi è quello che è emerso maggiormente, ci sono squadre che hanno dovuto scegliere se mantenere un centro sportivo all'altezza o avere una squadra femminile"

Gravina: "Non è il momento delle discussioni, se vogliamo essere seri sulle seconde squadre, se vogliamo mettere il mondo del calcio nelle condizioni di poter decidere in tempi rapidi, entro 60 giorni, dobbiamo dare i termini per aderire al progetto. Entro il 19 dicembre mi auguro ci siano i nuovi termini per aderire al progetto seconde squadre, massimo 31 gennaio. Altrimenti stiamo facendo un bellissimo incontro ma non arriveremo mai alla creazione di presupposti di adesione".

Ghirelli: "La preoccupazione che c'era era che l'esperienza partisse monca. Per fortuna la Fifa sta indicando una riduzione dei prestiti perchè quello crea un problema. Alcune società non entrano perché non hanno lo stadio per far giocare le seconde squadre. Alcune modifiche alle norme sono già state fatte, sono salite le presenze per la seconda squadra, ci sono questioni sulla tassa, possiamo ragionare rispetto al numero di squadre che entrano. Sento la responsabilità di questa fase e ognuno di noi ce l'ha, le federazioni non riescono a incontrarsi. Dobbiam oconsegnare a Gravina delle proposte per la riforma del calcio e qui può rientrare la questione seconde squadre"

Morata: "Nelle seconde squadre ti preparano per la prima, per me è fondamentale per farti trovare pronto, le partite sono uguali le hai già vissute e non ti fa impressione, ti sei abituato, sai che sei ad un passo dalla prima squadra. In Spagna i giovani hanno questa mentalità, giocare in una seconda squadra vuol dire avere possibilità dopo. Quelli che non sono pronti hanno comunque tante possibilità. Quando ero io in seconda squadra, siamo arrivati nei campionati maggiori, è stato fondamentale giocare nella seconda. Vero che può essere attrattiva una prima squadra da un'altra parte ma credo che giocare in una seconda sia il passo giusto. Soprattutto in un grande club ci sono grandi strutture, per me è stato fondamentale"

Khedira: "Per la mia esperienza allo Stoccarda è stata mportante la seconda sqiadra. Una transizione, il calcio dei giovani è diverso da quello dei grandi, il tempo serve, si ha la possibilità di giocare in un campionato serio e difficile. e c'è tempo di fare il salto in prima squadra"

Gravina: "La seconda squadra ha fatto bene alla Juve lo dicono i numeri. Nella sua seconda squadra la Juve ha schierato 97 giocatori, 27 hanno già esordito in prima squadra. Qualche riflessione va fatta. Un progetto di valorizzazione dei giovani in Italia è quasi inesistente e questo si vede con la Nazionale. C'è qualcosa che non torna. Il progetto seconde squadre, nato in maniera frettolosa, non approfondito, la Federazione era commissionata. Ha fatto sì che solo chi fosse pronto e aveva studiato potesse partire. Adesso la Juve inizia a vedere gli effetti positivi e si vede anche nelle nostre nazionali. In questo momento in Italia c'è preoccupazione sui rapporti tra Serie C e Serie B. Dobbiamo riflettere e capire che alcuni aspetti vanno rivisti, come la tassa d'iscrizione elevata, il passaggio nell'utilizzo dei calciatori"

Berta (At. Madrid): "Le seconde squadre sono importanti e strategiche per qualsiasi settore giovanile. In Spagna c'è una grande tradizione, ce l'hanno quasi tutti, indispensabile per lo sviluppo. Così si evita di ricorrere ai prestiti. Ci sono anche criticità, legate alla gestione dei calciatori più vicini alla prima squadra, devono capire qual è la loro vera condizione, accettare questa situazione richiede tempo, hanno bisogno di aiuto. A livello di gestione ci vuole vicinanza per quei giocatori con potenziale ma che non sono ancora maturi e si trovano nel mezzo tra prima e seconda squadra. Per noi la soluzione é una cessione".

Longoria (Marsiglia): "Grazie dell'invito, quella delle seconde squadre è una questione importante. La tendenza è pensare che sia una cosa positivia. Permette di creare valore ed è una prima esperienza per giocare il calcio degli adulti. Quando si parla di seconde suqadre è importante pensare che ci sono 3 tipi di giocatori: predestinati, tardivi o che creano piano piano valore, terzo i giocatori che completano la rosa e aiutano gli altri. Questo adattamento al calcio degli adulti è necessario. Uno deve pensare che ci sono anche aspetti negativi, il progetto deve essere societario ma con attenzione ai giocatori. I predestinati devono stare poco nelle seconde squadre, per altri sono necessarie 1 o 2 stagioni"

Ghirelli: "Ringrazio anche io Andrea, Arrivabene, Nedved, Cherubini, tutto lo staff. Ho visto le immagini, quelle immagini raccontano una pesante difficoltà iniziale. La difficoltà che ha sempre questo Paese nell'innovare, nel cogliere un segnale. Da un'altra parte del mondo si gioca un Mondiale, giusto ripartire dalle seconde squadre per parlare dello sviluppo dei settori giovanili"

Gravina: "Sono contento di tornare qua dopo 4 anni di riflessioni. Avevamo presentato un'esigenza, una serie di riflessioni oggetto di verifiche dell'unica società in Italia ha avuto come esigenza. Grazie ad Andrea, alla sua visione, auspico che ciò possa essere un elemento che può dare al calcio italiano una risposta concreta alle contraddizioni di sistema".

H 9.44 - Tutto pronto per l'avvio dell'intensa giornata. Presente all'Allianz Stadium la dirigenza della Juve al gran completo, oltre all'ex allenatore della Juve Next Gen Lamberto Zauli, il ds del Milan Frederic Massara e Rafa Benitez.