Sanzioni ed embarghi assortiti non sono sufficienti a placare la furia di un uomo che forse sta sfogando anche a questo modo, in suo consapevole status di ammalato di cancro alla tiroide il quale gli impedisce di tenere a bada la sua follia. Certo è che Putin va in qualche modo fermato prima che sentendosi in qualche modo in difficoltà non dia completamente di matto e decida di ribaltare il mondo. Lo spettacolo macabro dell’ultima carneficina ingiustificabile ha fatto il giro del pianeta. L’urlo di orrore è stato totale. Oltre quel limite c’è il nulla e basta.
Ieri, prima di lasciare l’isola di Malta, Papa Francesco ha voluto ancora parlare di questa guerra sacrilega. Le fonti diplomatiche a lui vicine hanno confermato che in Vaticano si sta lavorando per consentire al Pontefice di recarsi in Ucraina e incontrare Zelensky. A questo punto delle cose forse sarebbe più utile e auspicabile che Francesco raggiungesse Mosca e si facesse ricevere da Putin al Cremlino. Il Papa gli potrebbe rivelare per intero il terzo segreto di Fatima sperando che lui sia in grado di comprenderne il significato.