commenta
I rigori sono attualmente uno dei temi più caldi della Serie A. E da ieri sera lo sono anche in casa Juve, dopo il penalty assegnato al Milan per il braccio largo di Bonucci. Una scelta, da parte dell'arbitro Guida, che nell'ambiente bianconero ha destato più di una perplessità.

ROMA-PARMA - Ed ecco che, 24 ore dopo il fatal braccio di Bonucci, un episodio molto simile non porta al calcio di rigore. A Roma i giallorossi ricevono il Parma. A inizio primo tempo gli ospiti passano in vantaggio grazie a un tiro dal dischetto di Kucka, originato da un fallo di Cristante su Cornelius: uno sgambetto che il direttore di gara Fabbri non aveva visto, e di cui si era accorto solo dopo essere stato chiamato all'on field review.

BRACCI... MANCINI - La Roma poi ribalta il risultato con i gol di Mkhitaryan e Veretout e riesce a difendere il 2-1. Anche grazie a un rigore... non dato da Fabbri al Parma: è il minuto 73 e su un lancio diretto nell'area giallorossa Gianluca Mancini va ad anticipare nettamente Kucka col braccio sinistro. Anche qui il fischietto romagnolo non vede, anche qui il Var Mazzoleni richiama la sua attenzione, anche qui c'è on field review. Ma contrariamente a quanto accaduto nel primo tempo per lo sgambetto di Cristante, e contrariamente anche a quanto decretato da Guida ieri a San Siro per il braccio di Bonucci, stavolta Fabbri ritiene che il rigore non c'è.

IRA PARMENSE - Nel post partita non è l'allenatore D'Aversa bensì il club manager del Parma, Alessandro Lucarelli, a presentarsi ai microfoni di Dazn. "Abbiamo rasentato il ridicolo - accusa Lucarelli - dopo che ci è stato dato contro il rigore di Darmian con la Fiorentina. Non è che se abbiamo 39 punti allora siamo gli scemi del villaggio. Non accettiamo più questo tipo di errori!". E gli juventini potrebbero parafrasare: dopo che ieri sera è stato dato il rigore di Bonucci, perché stasera non è stato dato quello di Mancini?