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Bastone e carota, andata e ritorno. Sono lontani i tempi in cui Pavel Nedved bacchettava Paulo Dybala richiamandolo ad una vita senza alcuna distrazione. Non uno stile da rock star quello della Joya, anche nei momenti di crisi. Ma carico di pensieri che potevano portarlo lontano da quello che doveva essere il suo unico focus: “È un ragazzo di 24 anni e ci sta che può avere alti e bassi durante la stagione. Lui sa che la società gli è sempre vicino e che quando ha bisogno, ci si può appoggiare. È un tipo di giocatore che può raggiungere obiettivi massimali e gli consiglio solo di fare tanti sacrifici nella vita privata, di fare il calciatore, di fare sul campo il massimo possibile e allenarsi alla grande, così potrà raggiungerli”, così il vicepresidente bianconero commentava il momento di Dybala a Nyon. Era dicembre, impazzavano le voci di mercato (sulla scia del viaggio non gradito del fratello agente Mariano a Parigi) e le questioni extracampo (dai contenziosi con Triulzi alle trattative per lo sponsor tecnico, arrivando ai tentativi di riconciliazione con Antonella Cavalieri). Sei mesi, una vita fa. Di ieri le nuove battute di Nedved su Dybala: “Dybala è un giocatore molto importante, è un giocatore sotto contratto con la Juventus. Siamo contenti di come sta facendo e lui può ancora migliorare tantissimo, perciò il futuro è suo”. Il futuro è suo. Un attestato di stima ma anche un richiamo forte al senso di responsabilità di Dybala, sempre un passo indietro rispetto alla definitiva consacrazione a livello internazionale: la stagione appena conclusa è emblematica, tanti gol ma appena uno segnato contro le prime sei della classe, una sola rete anche in una Champions conclusa con il rosso contro il Real. Il futuro è suo e salvo clamorose sorpresa sarà ancora in bianconero.

 

IL FUTURO – Marotta lo ha sostanzialmente tolto dal mercato negli scorsi giorni, anche pubblicamente. Non che ufficialmente ci fosse mai finito. Ma per mesi le valutazioni sul suo conto sono andate avanti, c'era e c'è anche lui tra i profili dei big sacrificabili in caso di offerta giusta. Che in casa Juve verrebbe identificata in una proposta non inferiore ai 100-120 milioni, attualmente non all'orizzonte. Uno dei motivi, non l'unico né forse il più importante, che ha poi portato la dirigenza bianconera a optare per Higuain quale cessione eccellente più spendibile in breve tempo. Si va quindi verso almeno una nuova stagione in bianconero di Dybala, con le stesse premesse delle precedenti: che sia quella del definitivo salto di qualità. La scorsa è stata tale solo fino a settembre, poi tra un infortunio ed un pettegolezzo, è scivolata via tra luci e ombre. A novembre compirà 25 anni, il tempo per capire se sia davvero al fianco di Neymar un potenziale erede dei fenomeni Cristiano Ronaldo e Messi, come dichiarato in più di un'occasione dallo stesso Max Allegri, è già arrivato. D'altronde Nedved lo ha detto chiaramente: il futuro è di Dybala. E dipende solo da lui.

@NicolaBalice

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