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Antonio Conte brontola e l'Inter non se la passa poi bene, dopo la rimonta subita a casa del Borussia Dortmund. Ma se la situazione dei nerazzurri fa storcere il naso, non è nulla in confronto a quanto stia succedendo al Napoli. Prima, il ritiro indetto da De Laurentiis dopo la gara contro la Roma di sabato. Poi, le dichiarazioni di Ancelotti, che si è espresso criticamente in merito alla scelta della società. Sono le prime scintille di un vero e proprio incendio che è divampato ieri sera, quando di ritorno dalla gara di Champions contro il Salisburgo, i giocatori hanno ammutinato il ritiro, lasciando da soli tecnico e staff a Castel Volturno. Infine, il comunicato della società, di oggi pomeriggio, che ha evidenziato come la situazione sia ben più grave di quanto non si potesse già immaginare. 

AZIONI LEGALI - "​La Società comunica che, con riferimento ai comportamenti posti in essere dai calciatori della propria prima squadra nella serata di ieri, martedì 5 novembre 2019, procederà a tutelare i propri diritti economici, patrimoniali, di immagine e disciplinari in ogni competente sede" si legge nella nota della società partenopea. Un attacco frontale, che non lascia scampo ad equivoci, per quanto ce ne siano stati tanti in questi primi mesi di stagione. Il Napoli, la seconda o terza forza del campionato - a seconda dei punti di vista - si sta sgretolando su se stessa. Le prime avvisaglie si sono viste già qualche settimana fa, con le dichiarazioni di De Laurentiis su Mertens e Callejon. Da allora, con i risultati che non hanno certo aiutato, è stata una caduta libera. L'exploit sul VAR non ha aiutato a passare sottotraccia, così, con Ancelotti diviso tra campo e società, è toccato ai giocatori muoversi per primi. Scatenando il pandemonio.

E ORA? - Il punto di rottura è evidente, sono situazioni che, qualora dovessero risolversi sul campo, lasciano comunque una frattura insanabile fuori. La Juventus, dal canto suo, può provare ad approfittarne, forte di una solidità societaria che non permette certe situazioni. Passabile quella dell'Inter, se si reputa Conte, in quanto Conte, autorizzato ad alzare la voce. Inaccettabile, sportivamente parlando, quella del Napoli, nella quale si fatica a trovare un vero colpevole, se non che lo siano effettivamente tutti. Dai giocatori alla dirigenza, si è scatenato un braccio di ferro di difficile lettura. Che si rifletterà, sicuramente, sul proseguo della stagione degli azzurri