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Diciotto punti. Diciotto. La Juve ha aumentato ancora il suo vantaggio in questa 27esima giornata che, ancora una volta (ci perdonerete la ridondanza necessaria e voluta), ha sancito una verità non così limpida ad inizio stagione, ma quanto mai vera già da agosto. La Juve ha dimostrato la sua superiorità in 27 incontri, firmando nuovi record (75 punti), senza mai perdere e rallentando soltanto in 3 occasioni. Miglior attacco, miglior difesa e, come detto, un dominio totale sulle avversarie. Loro che, negli scontri diretti, hanno provato senza successo ma almeno con qualche arma a mettere in difficoltà i campioni, salvo poi cedere sul lungo periodo.

Napoli, Inter, Milan, Roma e tutte le altre, pretendenti papabili finite a chilometri di distanza dalla vincitrice della Serie A 2018/19. Pensate che la Juve guadagna 2.8 punti a partita in questo campionato, mentre il Napoli (squadra più vicina) solo 2.1, Milan e Inter 1.9 e 1.8: in sostanza, i bianconeri facevano sempre un passo in più delle altre, ogni weekend. Questo vantaggio era quindi inevitabile. Si era parlato dei sette anni di dominio consecutivo, della voglia d'Europa, delle motivazioni mancanti e delle altre squadre rinforzate. E, invece, ci siamo ritrovati con uno scudetto vinto a inizio marzo, il meno combattuto di questi anni. Le altre squadre? Come sempre, tante parole, pochi fatti. Che noia questa Serie A...