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Anno nuovo, emozioni antiche e molto forti. Specialmente per i napoletani i quali, alla ripresa di giovedì, si ritroveranno al "Maradona" per sostenere la loro squadra impegnata contro lo storico avversario bianconero. Questa volta vedranno e vivranno la sfida da una prospettiva diversa perché la Juventus si trova sotto di loro in classifica e perché Spalletti non avrà alcuna intenzione di fare sconti.

Potrebbe trattarsi anche dell'ultimo confronto ravvicinato tra i bianconeri e il giocatore che tra tutti più rappresenta il cuore della città di Napoli e l'anima della squadra partenopea come ex scugnizzo delle giovanili, diciotto anni fa, poi diventato grande al punto da poter permettersi di sognare la partecipazione ai prossimi Mondiali in Qatar e persino di vincerli come Roberto Mancini sostiene sia nelle possibilità concrete dei suoi ragazzi in azzurro. Sarebbe stupendo, per Lorenzo Insigne, chiudere a quel modo la sua carriera italiana.

Già, perché è ormai certo che il bomber napoletano concluderà altrove e molto lontano dall'Italia il suo percorso professionale. Ha già sottoscritto l'accordo ultramilionario con i dirigenti canadesi del Toronto, la città e la squadra dove l'attaccante, il quale stranamente non ha mercato importante qui da noi, è atteso per fine stagione. Ma non è ancora detto che proprio Insigne non decida di fare i bagagli anzitempo e di anticipare a subito il trasferimento. Come conferma Ciro Ferrara, che fu un poco il mentore del giocatore da lui allenato nell'Under 21, il rapporto tra Lorenzo e il Napoli è definitivamente chiuso e non si tratta di una questione di denaro, ma alla base c'è una scelta di vita. Se così fosse quella di giovedì sarebbe davvero l'ultima volta che Insigne incontrerebbe la Juventus, e c'è da credere che vorrà giocarle un bello scherzo napoletano.

In seguito accadrà un evento abbastanza curioso. Insigne, infatti, andrà a giocare nella squadra e con la maglia che a suo tempo indossò un autentico mito della storia juventina ovvero Roberto Bettega detto Bobby-gol. Lui che, dopo una carriera favolosa e interamente dedicata alla Juventus, salvo una breve parentesi al Varese di Niels Liedholm, aveva chiuso con l'Italia per migrare in Canada e proprio nel Toronto come già aveva fatto in precedenza Francesco Morini. Una strada che anni dopo sarebbe stata seguita da un altro bianconero, il giovane Giovinco ribattezzato la pulce atomica, che nel Nord America ha lasciato segni e ricordi indelebili. Insomma, per bizzarria del destino Lorenzo Insigne si accaserà in quella che può essere ben definita la succursale della Juventus all'estero. Ma giovedì il Canada sarà ancora lontano.