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La risposta. Dopo le prime parole di ieri e gli insulti, provenienti da tanti tifosi di Napoli e da una delle madri dei figli di Maradona, Cruciani e Mughini sono voluti intervenire nuovamente per replicare. Lo ha fatto subito Cruciani, che a La Zanzara spiega: "Frasi mal riportate, io non ho mai detto: 'Non si può piangere un cocainomane'. Ognuno piange chi vuole. Questa è la verità".

E anche Giampiero Mughini, nel corso del programma, replica duramente: "I social sono come la fogna, l'ambiente dei topi. Non mi sorprendo degli insulti. Ma non possono offendermi a tal punto. E' un'immagine straziante, un uomo sfatto, rotto. Lui che balla sfatto, tramortito, che non riesce più a muoversi... è una cosa straziante. Ne parlo come un fratello, lo è stato di tutti noi, per la sua grandezza come calciatore. Io ragiono da essere umano, non da tifoso. Parlo di Maradona come se fosse mio fratello, perché lo è stato nel regno della bellezza. Beatificazione di Maradona? Questo no. E' scappato di notte, inseguito dalla polizia, è stato messo sotto processo per i soldi non pagati, è un uomo molto tormentato. Ci sono degli atleti che hanno lasciato dietro di loro una orna diversa, come Mennea per esempio come le sue 4 lauree, meravigliosi atleti che anche sul piano generale luccicano. Diego, purtroppo, non è stato così, ma purtroppo per lui prima di tutto. Nel parlare del personaggio, della sua complessità e contraddittorietà, bisogna battere su tutti i tasti".