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“C’è solo un poveraccio che parla del rigore. Un poveraccio che vive in Portogallo e che vive per insultare la Juve”. La bordata arriva forte e chiara. Porta la firma di Giampiero Mughini, scatenato nella prima di Tiki Taka, che apostrofa così, pur senza mai nominarlo, Paolo Ziliani, il giornalista del Fatto Quotidiano che ieri si è apparso a sua volta incontenibile con più di una decina di tweet sulla Juve, tra "furti" bianconeri e il tocco di mano di Bonucci contro la Samp, che secondo le nuove indicazioni date da Rizzoli nel pre campionato non può più essere considerato rigore. 

Mughini, in seguito, ha commentato anche il mercato e l'ultima annata bianconera.

SARRI - “La Juve più bella da un anno a questa parte. Sarri doveva insegnare il bel gioco a Ronaldo e Pjanic, era una ca…ta, ridicolo”.

VIDAL - "Se uno non è cieco, figuriamoci se non ha paura di un’Inter che è cresciuta. Con la mercé e l’intelligenza di due juventini DOC, mister Antonio Conte e direttore Beppe Marotta. Volevi che questi due non creassero una squadra credibile? Poi ci sono i quattrini dei cinesi. Sarà un campionato più combattuto, anche se la Juventus di Andrea Pirlo contro la Sampdoria ai miei occhi è stata la più bella ai miei occhi. Nel CV bianconero di Maurizio Sarri ci sono quattro partite, le due contro l’Inter e altre due. Arturo Vidal era Vidal cinque-sette anni fa, in un centrocampo con Pirlo, Claudio Marchisio e Paul Pogba. La quota azionaria di Vidal era il 25%, ma del Vidal di sei anni fa. Poi la Juventus lo diede via dopo che una notte ubriaco andò a finire contro una serranda…".

BUFFON E SUAREZ -  “Buffon? Uno dei grandi pensatori italiani. Il mercato? Se da quell’aereo fosse sceso Suarez e non Morata sarei stato più contento”.