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"Non allenerò mai il Tottenham. Amo troppo i tifosi del Chelsea". Sono parole di Josè Mourinho, datate 2015, durante la seconda avventura del portoghese ai Blues. E invece... e invece, oggi, lo Special One ha firmato con gli Spurs, rivali storici in quel di Londra e si è detto anche molto "emozionato per l’arrivo in un club con così grande eredità e passione dei propri tifosi". E non solo: "La qualità della squadra mi eccita". Parole al miele, forse anche per far dimenticare quel passato...

COME CAPELLO - "Io alla Juventus? Non andrei mai ad allenare i bianconeri che reputo comunque, in assoluto, tra le prime cinque società al mondo. Il fatto che io non vada ad allenare la Juve non significa che non mi abbiano cercato. Rispetto la società, ma a me non interessa andare lì: sono scelte di vita". Parole molto molto simili a quelle pronunciate da Fabio Capello nel febbraio 2004 in quel di Roma, salvo poi cambiare idea solo pochi mesi dopo. E per due anni è rimasto sulla panchina bianconera. Il motivo di quella scelta? Lo svelo a distanza di anni: "E' vero, avevo detto che non avrei allenato i bianconeri, lo confermo. Ma dopo cinque anni a Roma ero esausto. Allora mi incontrai con Moggi e Giraudo a Milano e fummo subito d'accordo su tutto, dal mercato al fattore economico. Fummo molto veloci e molto professionali, senza troppi fronzoli". Analogie curiose, e tradimenti per i tifosi. Perdonabili? A volte capitano...

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