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Josè Mourinho a ruota libera. L'allenatore del Manchester United ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del prossimo impegno di Premier League contro il West Ham. Particolarmente interessante è stato il tema Pogba, il filo conduttore di tutte le sue dichiarazioni: "Nessun giocatore è più grande della squadra, se sono felice del suo lavoro allora gioca, altrimenti sta fuori. La squadra ha bisogno di giocatori forti, con personalità per giocare. Lui ce l'ha e allora domani gioca. E' un giocatore come gli altri, nessuno è più grande del club. Sono felice per come ha lavorato questa settimana - martedì, mercoledì, giovedì - e anche oggi. Il Manchester United è più grande di tutti e io devo difendere tutto ciò".

IL CONFRONTO - "Ciò che è successo davanti alle telecamere? Discussioni? Credo che sia stato fantastico per voi, perchè così avete costruito una storia, un'incredibile storia da 15 minuti di allenamento aperto. Io devo allenare sempre, non mi importa delle telecamere. Quale confronto? Magari è stato un vostro errore. Quello che è successo l'altro giorno succede spesso; conversazioni con i giocatori ne faccio spesso. Un sacco di volte ci sono critiche, spiegazioni, succede ogni giorno. Questo è fare l'allenatore, ma voi ci avete creato una storia. Sono contento che ci sia l'accesso sono per 15' al mese".

RAPPORTO - “E' esattamente come detto da Pogba. Penso lo stesso diò che ha spiegato lui in un'apparizione in zona mista. E' una buona relazione: giocatore-allenatore".  

NON PIU' CAPITANO - “Paul e gli altri giocatori in squadra sanno nel dettaglio le ragioni per cui io e il mio staff abbiamo deciso questo. Analizzo sempre un giocatore come giocatore, ma quando analizzo un giocatore capitano, lo analizzo anche nella prospettiva di capitano. Dopo settimane di analisi, abbiamo deciso che Pogba è solo un giocatore, non un capitano".