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Il segnale è arrivato forte e chiaro. La Juve non aspetta più, la Juve non si ferma, la Juve non vuole dipendere da nessuno. Dopo qualche giorno di tira e molla, dopo giorni di attesa per portare alla conclusione la trattativa avanzata per Edin Dzeko ecco il cambio rotta. Dzeko è bloccato da Milik, da quell'affare che non si chiude per colpa di... De Laurentiis. Una causa legale, una multa e molti cavilli che infiammano le discussioni tra le parti, tutte a tema economico. Milik non vuole lasciare al Napoli le mensilità dovutegli dei mesi scorsi, il cui pagamento è stato posticipato a fine settembre, e vorrebbe anche un accordo per far cadere la causa civile pendente in seguito all'ammutinamento e al mancato ritiro, legata ai diritti d'immagine. De Laurentiis non è d'accordo.

Un ricatto del presidente del Napoli,
che battaglia e battaglierà fino alla fine, più per una questione di principio che per altro. E così blocca tutto. Ferma la cessione di Milik alla Roma, che a sua volta tiene in stallo la Juve per Dzeko. Ma la Juve non ci sta. Da qui la nuova idea: Alvaro Morata, con tanto di trattativa concreta. Una mossa forte, una rottura profonda. La Juve non ha abbandonato Edin Dzeko e non ha chiuso con il giocatore, ma non vuole più aspettare. Non cede ai ricatti di nessuno, tantomeno a quelli di De Laurentiis e così si muove, cambiando obiettivo. E scegliendone uno anche più costoso. Un messaggio chiaro.