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E' morto Franco Zeffirelli, regista di 96 anni. Come riferisce l'Ansa, Franco Zeffirelli, all'anagrafe Gian Franco Corsi Zeffirelli, è morto stamani nella sua casa di Roma, sull'Appia Antica, assistito dai figli adottivi Pippo e Luciano, da un medico e dal parroco della chiesa di San Tarcisio che ha benedetto la salma. Circa una settimana fa, secondo quanto si apprende dalla famiglia, aveva ricevuto l'estrema unzione. "Si è spento serenamente - riferiscono i familiari - dopo una lunga malattia, peggiorata negli ultimi mesi".

Maestro di cultura, come definito spesso nel corso della sua carriera, aveva un cuore da tifoso (sfegatato) della Fiorentina. Così viola da essere un "antijuventino" per eccellenza, da essere nemico di Boniperti, colui che - ai tempi della presidenza juventina - aveva definito "mafioso per come mangiava le noccioline davanti alle telecamere", beccandosi anche una querela con tanto di 40 milioni di lire di risarcimento al club bianconero, come da sentenza del tribunale. Ma non solo, più volte, anche negli ultimi anni, aveva voluto ribadire la sua antijuventinità con frasi come "Sogno la Juve in Serie B" e “Io anti-Juve, con gli arbitraggi giusti e senza carognate la Fiorentina può battere la Juve. E compiere quell’impresa storica che in altre epoche le era stata ingiustamente negata". Ma come nacque tutto? Lo rivelò lo stesso Zefirelli: "Negli anni Settanta, per intolleranza alle prepotenze bianconere. Diventai il capofila della rivolta viola. Entrai in rotta di collisione con un amico: Gianni Agnelli. Che telefonava per cercare di calmarmi…". Passaggi di una vita  molto Viola e poco bianconera.