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Una rete da “revival”: Alvaro Morata fa piangere il Napoli come se vestisse ancora la maglia bianconera. Invece la camiseta dell’attaccante adesso è quella blanca del Real Madrid e il palcoscenico non è quello della Serie A, ma la Champions League. La squadra di Zidane approda ai quarti di finale sotterrando gli azzurri con un altro 3-1 e il centravanti sigla l’ennesima rete da subentrato. Il bottino dice 13 marcature in stagione in 29 presenze, di cui soltanto 12 da titolare. Alvaro si conferma ancora una volta letale, ancora una volta nella massima competizione europea per club, la stessa della finale conquistata da protagonista in bianconero nel 2015. Nella felice serata del San Paolo, quindi, non è ancora tempo di pensare al futuro: un futuro che vedrà l’attaccante lasciare con molta probabilità la Liga, in cerca di un ruolo finalmente di primo piano. Magari al Chelsea, dove Antonio Conte lo aspetta a braccia aperte e Roman Abramovich è pronto a offrirgli un contratto da re. Ma la Juventus continua a seguire con attenzione il suo ex campione: soprattutto dopo una rete nostalgica come quella di stasera. Con tanto di esultanza polemica (dito sulle labbra) all'indirizzo dei tifosi azzurri, che fa seguito a quelle parole ricche d'amore bianconero: "Mai al Napoli, mi avevano cercato, ma io in Italia avrò solo la Juve".