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L’ex attaccante della Juventus Alvaro Morata, oggi al Chelsea, parla del periodo buio attraversato in campo e fuori nella passata stagione: “Ero fuori da dove dovevo essere. Ce l’avevo con tutti. Arbitri, rivali, tifosi. Non ero equilibrato, me ne sono reso conto e ho chiesto aiuto. Non è facile, non ci vuole una settimana o due per riprenderti. Quando un calciatore sente la parola ‘psicologo’ si tira indietro ma io mi sono reso conto che avevo bisogno di aiuto”, le parole dello spagnolo ad ABC.

LASCIARE LONDRA – “In estate mi sono detto che sarebbe stato meglio andare una squadra con minori pressioni, dove potevo essere di nuovo felice. Da un giorno all’altro mi sono trovato in un buco nero, sembrava che la mia stessa gente non mi amasse. Per strada mi dicevano di lasciare il Chelsea. Siamo persone. In quel momento ho toccato il fondo, non capivo cosa accadeva. Però adesso sono tornato a sorridere, è tutta questione ti testa, è lei che comanda il corpo.”

MADRID – “Ero andato via da Madrid per giocare il Mondiale e non l’ho comunque giocato. Non credo che tornerò a toccare il fondo così, di nuovo. Il passato è il passato, nel futuro sarà più forte di fronte alle avversità.”

29 – “E’ la data in cui sono nati i miei figli. Ma l’ho anche scelto per cambiare rispetto alla passata stagione e tutte le brutte cose che avevo vissuto.”