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Fu così che in casa Real Madrid scoppiò il caso Morata. Che il centravanti spagnolo sperasse di ritagliarsi un ruolo da protagonista, nella stagione del ritorno alla Casa Blanca, era chiaro a tutti: altrettanto ovvio è che l’ex Juventus non sia riuscito ad entrare stabilmente nella formazione titolare di Zidane. D’altro canto, i 20 gol segnati in 41 partite (uno ogni 90 minuti, considerando tutte le competizioni stagionali) sono il biglietto da visita perfetto per un giocatore desideroso di fare il definitivo salto di qualità. Una volontà che, negli ultimi giorni, si è tradotta in una vera e propria frattura con il tecnico francese.

QUA LA MANO - Il momento di maggiore tensione tra Morata e Zidane si è consumato nel corso della partita vinta dal Real Madrid contro il Siviglia, disputata ieri al Santiago Bernabeu. L’attaccante è partito dal primo minuto al fianco di Cristiano Ronaldo, salvo poi venire sostituito al 61’ da Lucas Vazquez. Una decisione, quella dell’allenatore, che Alvaro non ha preso affatto bene: come mostrato dalle immagini di Deportes Cuatro, il giocatore si è rifiutato di stringere la mano al proprio tecnico mentre andava a sedersi in panchina. Un episodio che non fa altro che alimentare le voci di mercato sul suo futuro, ad oggi sempre più lontano da Madrid.