I GOL - Quella Juve sembra non esserci più, Allegri l'ha persa e la cerca disperatamente, mentre prova a ritrovare anche se stesso. Intanto, una mano prova a dargliela Alvaro Morata, i cui gol però non portano a vittorie, ma almeno ci sono. La sblocca ancora lui contro il Milan, come successo a Napoli, con uno scavetto in contropiede, poi la Juve si fa rimontare e lì finisce tutto. Morata sta facendo il massimo per far sentire il meno possibile la nostalgia del portoghese e da quando CR7 ha salutato la Juventus per tornare al Manchester United, lo spagnolo sta segnando al ritmo dell'amico. La sua rete sembra il preludio per una grandissima serata e il big match è lo scenario perfetto per riprendersi... ma la Juve stecca. E i gol non bastano più.
FUTURO - Adesso Morata, oltre ai gol, dovrà fare la differenza anche all'interno dello spogliatoio, dove è uno dei ragazzi più amati: come scrive Tuttosport, "non avrà il carisma dei Chiellini e dei Bonucci, ma lo spagnolo è uno dei giocatori più vincenti ed esperti della rosa. E soprattutto Alvarito ha vissuto in prima persona la clamorosa rimonta del 2015-16, sempre con Allegri in panchina". Il suo gol numero cinquanta in bianconero dello spagnolo ha un gusto agrodolce, come lo ha essere il capocannoniere della primissima Juve post-CR7. Questa per lui è anche la stagione del riscatto, quella in cui giocarsi tutto: è uno di quei giocatori che la maglia della Juve vuole tenersela stretta ed è un percorso in salita giocandosi un riscatto da 35 milioni, difficile nonostante i 20 milioni già pagati all'Atletico Madrid per i due anni di prestito. La Juve, che ha già provato e riproverà ad abbassare questa quota, crede in Morata e nella sua leadership, ma può non bastare. Come non bastano oggi i suoi gol.