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Paolo Montero, ex difensore della Juventus, analizza le questioni calde in casa bianconera ai microfoni di Tuttosport: "Quando Cristiano va a saltare di testa sembra Pelè, va in cielo e resta sospeso in aria più degli altri. E' impressionante  e il suo unico rivale è sé stesso. I grandi campioni sono tutti così: da Zidane a Del Piero e Davids. Ronaldo e Messi si sono alternati negli ultimi 10 anni. A volte il migliore è stato Leo, altre Cristiano che ora è il numero uno. Non mi ha sorpreso, Zidane mi aveva parlato tante volte di lui. Ha la stessa mentalità della Juve: lavorare, lavorare, lavorare. Il gesto ai tifosi dell'Atletico? Sono l'ultimo a poter parlare, ho fatto di peggio in passato: ricordate contro il Celta Vigo...Di certo non va squalificato, il Cholo per lo stesso gesto ha subito solo una multa".

ALLEGRI - "Chi vince è sempre antipatico, l'importante è l'opinione che hanno di lui calciatori e dirigenti, chi non lo considera tra i migliori 5-6 tecnici al mondo è fuori di testa. Con lui metto Guardiola, Zidane, Conte, Luis Enrique e Klopp. Gestire i campioni non è semplice ma si può imparare. Allegri è un po' geniale e talentuoso, come da calciatore".

CHAMPIONS - "Prestazione fantastica contro l'Atletico, lascerà qualcosa in tutti i giocatori. Però ci vuole rispetto dell'Ajax che contro il Real mi ha impressionato: gioco dinamico e di qualità, Allegri troverà le giuste soluzioni. Finale di Champions? Piano, anche se stavolta allo stadio ci andrei. A Cardiff non ci sono riuscito, forse la mia fortuna avrebbe fatto comodo".

DE LIGT - "L'ho visto solo contro il Real ma mi è sembrato un centrale fortissimo, da prendere subito. Ci sono pochi difensori che oltre a difendere sanno anche impostare".

AGNELLI - "E' fuori di testa a definirmi il suo idolo (ride). Mi inorgoglisce che dopo 12-13 anni il presidente mi consideri così. Ricordo quando era un ragazzo ed entrava nello spogliatoio a parlare con me. Mi ha detto che ha comprato la mia stella allo Stadium. E' incredibile se pensate a tutti i fuoriclasse che ha conosciuto alla Juve. Quelo che mi fa più piacere è che sotto la sua gestione la Juve sia diventata quella di un tempo".